La Lazio a tre punti dalla cima di Lavaredo. Davanti solo Juve e Inter. In novanta minuti passa a Cagliari dall’incubo per il gol di Simeone al sogno per la rete di Lupo Alberto a quella di Caicedo. Tutta una vita laziale nel recupero.

Il risultato ci sta. Grande, concreto Cagliari nel primo tempo. Lazio barocca poi, ma sempre all’attacco e Cagliari via via sempre più stanco. Alla fine i biancocelesti piovevano da tutte le parti. Pochi tiri in porta, ma assiduità, carattere, voglia di farcela.

I gol del successo sono giunti mentre stava per suonare la campanella. Ma tutti a Cagliari e davanti alla tivvù hanno capito che stava per succedere qualcosa di definitivo. Le nubi si addensavano sopra Cagliari.

E adesso, Lazio? Adesso si vede. Adesso la squadra ci crede. Adesso dal paradiso laziale il panorama è bello e fa: guardami. Altro non diciamo. Il tifoso in silenzio lo pensi.

Roberto Renga