Non mi stancherò di dirlo, almeno fintantoché non sarò capito, per dirla alla Voltaire, ben sapendo ovviamente che solo ciò che è vivo può procedere contro corrente: ciò che è morto non può che frasi trascinare da essa.
Parliamo in questo caso delle correnti malsane del pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto.

La lotta al contante, con buona pace del nuovo ordine mentale globalista rientra appieno – e non accidentalmente – nel quadro di quella lotta di classe dall’alto che viene combattuta senza pose e senza esclusione di mezzi dall’élite finanziaria contro i ceti medi e le classi lavoratrici.

Da un lato, in alto, i signori del turboglobalismo finanziario, degli ammiragli cinici delle multinazionali e della bancocrazia senza confini.
Dall’altro, in basso, la nuova classe del precariato composta dal ceto medio pauperizzato e dalle classi lavoratrici flessibilizzate.
Rimuovere il contante significa tutelare gli interessi dei primi, a scapito dei secondi.

Più precisamente, togliere il contante non vuol dire lottare contro l’evasione, come ci raccontano i signori del discorso, significa anzi favorire appieno le banche in mano agli apolidi della finanza, gli stessi che sono tenuti a evadere a norma di legge.

Il paradosso nella condizione nella quale ci troviamo è che perseguitano il ceto medio che evade, mentre i capitali apolidi, le multinazionali, i capitani dell’industria delocalizzante sono legittimati a evadere per legge.

Il governo giallofucsia si conferma in ciò per quello che è, ossia il massacratore irresponsabile dei ceti medi sofferenti, per conto dei padroni cosmopoliti del sistema bancario e multinazionale.
Lo dico apertamente, l’attuale sistema turbofinanziario è costituito in maniera tale da costringere il ceto medio e le classi lavoratrici delle partite Iva e pauperizzate a evadere per poter sopravvivere.

E’ il capolavoro del potere, è il trionfo dell’élite finanziaria senza frontiere.

Costretti a evadere per poter sopravvivere: ecco il capolavoro dell’élite

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro – 19/10/2019


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