Dividiamo in due: la partita e formazione e cambi.
La Lazio ha avuto cinque occasioni da gol e ha dominato il primo tempo, chiusosi però con l’Inter in vantaggio. 
Come mai? Errori laziali: davanti alla porta avversaria e un errore solo, ma decisivo, davanti alla propria.

Cross di destro, lentissimo e prevedibile, di Biraghi e gol di testa di D’Ambrosio, marcato, si fa per dire, da Jony. Qui si è decisa la gara. La Lazio è calata nella ripresa e ha alzato il ritmo un’Inter non irresistibile.
 

Formazione e cambi.
Immobile in panchina e dunque punito a metà. Ci stava la punizione, ci stava anche l’assoluzione, non ci stava la via di mezzo.
A sinistra Jony, che è un’ala. A destra Lazzari che è un’ala. Nell’insieme una formazione tutta d’attacco e in casa della prima. Strano. 
 

Ancor più indecifrabile la presenza di Jony: Conte, che non dorme, ha chiesto a D’Ambrosio di attaccarlo ed è venuto il gol, con il laziale a guardare.
È entrato poi Immobile, ma nel momento più difficile della gara. È entrato anche Leiva e non si è notato. È uscito Milinkovic per far posto a Berisha e non si è capito.
Eppure, nonostante tutto, la Lazio non ha certo sfigurato e ha messo in serissima difficoltà l’Inter. Anche con quel calo nella ripresa, che è ormai diventato un refrain.

Roberto Renga


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