Si prepara ad affrontare lo Slavia Praga stasera l’Inter di Conte in Champions. L’allenatore ha incentivato, in conferenza stampa, i suoi a non abbassare la guardia nel debutto dei neroazzurri in Champions League contro la squadra ceca. “Dovremo essere al 110% perché non sarà una passeggiata“, ha sottolineato Conte.

A chi, poi, è convinto che lui non sia adatto alla Champions, Conte, di rimando, ha risposto: “ho sempre partecipato alla Champions con creature appena nate, altri, invece, con creature già solide. Questo voglio dire ai sapientoni“.

Riuscirà quindi Conte a soddisfare le aspettative dei tifosi, guidando l’Inter verso la vittoria contro la Slavia Praga e a proseguire con successo il suo percorso in Champions League? Ecco cosa ne pensano le nostre “Teste di Calcio” di Conte e delle sue ultime dichiarazioni.

Sandro Sabatini
Lo Slavia Praga non so che avversario è, ma vedo che l’Inter è super favorita, quindi tanto forte non deve essere. Per quanto riguarda Conte, mi sembra che siano tanti allenatori – partendo da Bearzot ai Mondiali dell’82 – che hanno utilizzato questo fatto di trovare un nemico per tutta la squadra. In realtà lui trova un nemico per sé e si nutre di questa cosa.

Furio Focolari
Quello che dice Conte è vero. Ma è anche vero che è stato eliminato ad Istanbul contro il Galatasaray. La Juventus, d’altronde, era una neo promossa. E’ tornata in Champions dopo molti anni, la Juve di Conte ha fatto i quarti di finale. L’anno dopo Conte è andato in semifinale di Europa League… Però quella partita di Istanbul è un po’ una macchia nella carriera di Conte.

melli

Franco Melli
Più che sentirmi un sapientone, osservo che Conte non sa perdere. Bastava dire ‘sì, fin’ora non sono andato bene in Champions’, punto e basta. Ci sono allenatori che non hanno le sue beatificazioni e in Europa hanno vinto Champions ed Europa League.

Alessandro Vocalelli
Anche secondo me bastava che Conte dicesse ‘sì, in Europa non ho un grande curriculum, speriamo di far meglio’. Ogni tanto darebbe di sé un’immagine terrena. E’ andato via dalla Juve dicendo che era una squadra da 10 euro, l’ha presa Allegri e l’ha portata in finale di Champions il primo anno, prendendo una squadra che Conte ha allenato e mollato durante il ritiro. Tendiamo sempre a dire di Conte quello che ha fatto, non quello che non ha fatto. Non so quindi se è più da celebrare il fatto che lui abbia preso in campionato una squadra da settimo posto, che, adeguatamente rinforzata, ha lottato e vinto lo scudetto, oppure dovremmo parlare di quando se n’è andato dicendo che la Juve era una squadra non competitiva a certi livelli. Ci sono allenatori che hanno fatto meglio di lui in Champions, basterebbe riconoscerlo. Non è che Conte si può accreditare – o noi possiamo accreditargli – dei risultati quando li ottiene e far finta di niente quando invece non li ottiene. In Europa deve fare molto meglio.

Luigi Ferrajolo
La capacità di Conte di ottenere da una squadra il massimo emerge di più su un campionato che ti dà una corsa di distanza. In Champions, dove hai l’eliminazione diretta dopo la prima fase, o hai una squadra pronta, matura, non vai avanti. Indubbiamente Conte deve riconoscere che non ha fatto bene, come invece ha fatto in campionato. Ci possono essere dei motivi anche tecnici, ma come si fa a negare questo fatto… Quando vincerà, saremo i primi a prenderne atto, ma per le sue caratteristiche, lui è più bravo nelle corse lunghe, a tappe, e non nel ‘dentro o fuori’. Avrà però tutto il tempo di dimostrarci che siamo dei sapientoni e che non capiamo niente.


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