Immediato riscatto per il Napoli di Ancelotti che, dopo l’inaspettato passo falso con il Cagliari, ritrova la vittoria contro un buon Brescia nel rinnovato Stadio San Paolo.

Il ritorno di Fabian in mezzo al campo è stato per gli azzurri come il riaccendersi della luce.

Carletto ricorre giustamente al turnover ma d’ora in avanti dovrà davvero pensarci due volte prima di lasciare in panchina il talento spagnolo (come accaduto mercoledì contro il Cagliari).

A onor del vero il bel gioco del Napoli è durato solo nel primo tempo, concluso sul 2-0 grazie alle reti di un eccellente Mertens (a una sola lunghezza ormai dal raggiungere Maradona nella classifica all time dei bomber azzurri) e di Manolas, dominante pur (o forse proprio) senza Koulibaly.

Nella ripresa infatti il Napoli è vistosamente calato.

Tre le ragioni:

1) ha creduto erroneamente di avere già chiuso la partita e ha iniziato a dosare le enegie in vista della Champions League.

2) l’improvvisa contemporanea assenza di Koulibaly (assente per squalifica) e di Manolas e Maksimovic (usciti per infortunio) ha lasciato gli uomini di Ancelotti senza alcun tipo di certezza difensiva.

3) La super-prova di Tonali che nel secondo tempo ha illuminato il gioco dei lombardi prendendosi completamente la scena fino ad allora tenuta da Fabian. Per di più, un suo super-goal è stato cancellato dal VAR per un precedente fallo di un compagno a inizio azione.

La vittoria del Napoli alla fine risulta essere soffertissima ma ciò potrebbe comunque dare dei benefici in termini psicologoci per una stagione… che in fin dei conti… è ancora solo all’inizio.

Nota curiosa

Balotelli, autore della rete del 2-1, è stato il primo calciatore ad avere affrontato il Napoli con squadre provenienti da almeno 3 nazionalità diverse:

In Italia con Inter, Milan e da oggi Brescia

In Inghilterra con il Manchester City

In Francia con il Nizza.

Vittorio De Gaetano