Dopo la sconfitta interna con l’Atalanta, gli occhi di tutti sono puntati sulla Roma di Fonseca che domani incontrerà il Lecce. Un tecnico, il portoghese, che in conferenza stampa si mostra infastidito dalle critiche sulla strategia dell’ultimo match.

Come interpretare la reazione dell’allenatore della Roma? Ma soprattutto, come si presenteranno i giallorossi alla partita di domani pomeriggio fuori casa?

Ecco cosa ne pensano le nostre Teste di Calcio

Gianluca Lengua – A Trigoria l’impressione che ho avuto io è di un Fonseca abbastanza stranito. E’ stato telegrafico in tante risposte, non l’ho trovato prolisso come in tante conferenze stampa. Era abbastanza infastidito dalla prestazione della squadra contro l’Atalanta.

Nessun indizio sulla formazione se non un piccolo accenno su Fazio quando ha detto che “ha giocato troppo”. Tra l’altro lo ha detto di sua spontanea volontà perché la domanda era su Smalling. Poi ha confermato la difesa a tre e non ha detto “ho sbagliato contro l’Atalanta con questa difesa”, ha detto “se serve la riproporrò, il problema non era tanto di modulo ma di reazione da parte dei calciatori”. Però ecco l’ho trovato abbastanza stranito e innervosito.

Guido D’Ubaldo – La Roma deve tentare di cancellare subito la brutta sconfitta che ha riportato un po’ tutti con i piedi per terra. Deve fare i conti con un ciclo di partite impegnativo, perché dobbiamo considerare che dopo la partita di domani ci sarà l’Europa League. Ci sono dei giocatori che non stanno in grande forma, c’è il problema di Pellegrini che è stato convocato come Spinazzola e che però non è ancora al meglio.

L’allenatore tiene ancora in considerazione l’ipotesi della difesa a tre… Io mi sbilancio: ritengo che non sia il modo giusto per affrontare il Lecce, secondo me la Roma si snatura un po’. Però se lui ritiene di poter andare avanti con questo modulo, vediamo domani con quale atteggiamento scenderanno in campo.

Stefano Carina – Quello che mi ha sorpreso è stato trovare un Fonseca sulla difensiva. Forse non si aspettava le critiche che sono arrivate dopo la sconfitta con l’Atalanta. Dire che non era un problema di difesa a tre e che era un problema di atteggiamento mi è sembrata una sorta di difesa nei confronti dell’esterno perché ha cominciato a ricevere le prime critiche.

Io mi permetto di dargli un consiglio: le critiche l’altra sera ci stavano perché la roma è stata snaturata. Non è tanto la sconfitta dell’Atalanta che deve preoccupare, è l’atteggiamento timoroso che lui ha avuto nelle partite dove si è alzata l’asticella, quindi contro la Lazio e contro la squadra di Gasperini. Poi sì, ci sono problemi di rosa, perché secondo me mancano dei giocatori specifici per il ruolo. Questo non vuol dire che la rosa non sia di qualità. Io mi sto facendo un’idea della Roma: secondo me vincerà tutte o quasi le partite contro le squadre di medio o basso cabotaggio e invece sarà in difficoltà con le squadre più forti.

Stefano Agresti – Se noi ci mettiamo in testa che la Roma ha perso con l’Atalanta perché ha giocato a tre invece che a quattro diamo troppa importanza ad argomenti che in questo caso non ce l’hanno. Se la Roma ha subito l’Atalanta come ha subito la Lazio è perché la Roma ha dei difetti, non perché gioca a tre o a quattro o perché Fonseca dice di avere un atteggiamento più timoroso.

Se tu non hai una squadra equilibrata ti puoi mettere come vuoi ma sei destinato a soffrire. Io penso che dal punto di vista strettamente qualitativo sia l’Atalanta sia la Lazio siano peggio della Roma, però nei miei pronostici le metto più alte perché sono più equilibrate e più complete, quindi la partita se la prendono… non è che gliela dai.


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