Si paventa un ritorno alle urne in Italia. Dopo quanto accaduto ieri in Senato, con la bocciatura della mozione No Tav del M5S da parte della Lega e del centrosinistra, e la questione del dibattito sul taglio dei parlamentari, la crisi di governo sembra essere davvero alle porte.

Attraverso una nota ufficiale, la Lega ha chiarito la propria posizione parlando in modo aperto di voto anticipato, verosimilmente ad ottobre. Si legge infatti che, per il Carroccio, “è l’unica alternativa a questo governo“. Dichiarazioni così commentate dall’altra metà del cielo gialloverde. “La nota della Lega è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari” sottolineano i pentastellati.

Ore frenetiche, per il futuro di questo Governo, scaturite prima nel colloquio di questa mattina tra il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il premier Conte, e poi l’incontro di quest’ultimo che sta avendo luogo con Salvini. Convocati in queste ore al Quirinale anche Elisabetta Casellati e Roberto Fico per parlare con Mattarella.

A toccare la questione della crisi di governo a “Lavori in Corso” è stato il direttore di “Libero”, Pietro Senaldi.

Salvini è determinato a farlo cadere (il Governo, n.d.r.), ma non vuole assumersi la responsabilità di ciò che vuole. Secondo me, difficilmente, ma se spera che qualcuno, Conte, Mattarella o Di Maio gli tolga le castagne dal fuoco, si illude” ha osservato in apertura il giornalista.

Il nodo politico fondamentale credo che sia il fatto che Salvini ha paura di restare ingabbiato in un’alleanza con i 5 stelle dalla quale non ha più nulla da ricavare per oltre un anno e mezzo” ha aggiunto Pietro Senaldi.