L’assessore al Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, è intervenuto ai nostri microfoni sulla questione rifiuti a Roma. Ecco l’intervista.

Assessore Valeriani, ci può spiegare da chi dipende la decisione di creare nuovi siti per trattare i rifiuti di Roma?

La scelta di realizzare impianti spetta ai Comuni o ai soggetti privati. Alla Regione spetta il compito di indicare il fabbisogno di impianti e di smaltimento che sono necessari per non andare in emergenza, ma gli impianti li realizzano sempre o i privati o i Comuni. Non esistono impianti delle Regioni.

Quindi, questa situazione a Roma è causata dalle mancate scelte del Comune?

E’ evidente che c’è un problema di impianti. Roma non ha impianti, non ha praticamente nessun tipo di impianto. Non è propaganda, è purtroppo la triste realtà. E’ necessario colmare questo gap. Lo riconosce il nuovo CdA dell’Ama, lo riconosce anche la sindaca. Viene annunciato oggi il nuovo piano industriale di Ama, siamo tutti interessati a conoscerlo. Il precedente piano, promosso dallallora management di Ama, sempre nominato da questamministrazione, oggi non viene riconosciuto attuabile. Si è annunciato un piano, speriamo che sia più realistico e affronti il tema degli impianti. Senza impianti la città va ciclicamente in emergenza, su questo non ci sono dubbi.

La Regione ha fatto un’ordinanza in cui c’è un cronoprogramma per affrontare e risolvere la crisi dei rifiuti a Roma. Cosa succede se il Comune non rispetta questo cronoprogramma?

Intanto stiamo rispettando il cronoprogramma. Mi lasci dire che bisogna guardare sempre in positivo, mai in negativo. Ieri sono stati messi 400 cassonetti, stoccati 1500 tonnellate di rifiuti, stanno noleggiando per pulire in modo straordinario la città… Credo che in 7 giorni, se non saranno 7 saranno 8, comunque la città tornerà alla normalità. Non vedo il motivo di ipotizzare scenari negativi. Daltronde, listituto di ordinanza prevede degli interventi di surroga o di soggetti terzi ma, in questo caso, non sarà necessario.

Surroga vuol dire commissariamento, eventualmente?

Le surroghe significano anche questo, ma non è questo il caso di cui parliamo.

Poi però, come ha già ricordato, vanno costruiti gli impianti…

Lo ribadisco oramai da molto tempo, gli impianti vanno realizzati. Se non li realizza il Comune, li realizza il privato. Siccome è importante avere gli impianti pubblici, mi auguro che Roma e Ama li costruiscano. I romani hanno diritto, perché avere diciamo costantemente questo scenario di emergenza non fa bene all’autostima di tutti noi romani.