Sarà che ha la vena del regista, sarà che è patron del club appartenente alla città passionale per eccellenza, sta di fatto che Aurelio De Laurentiis non riesce proprio ad essere banale.
Stavolta sotto i riflettori delle sue telecamere c’è Roma, perché uno scenario del genere, da film per certi versi, non può non attirare uno come lui, che tra l’altro vede la vicenda ancor più da vicino rispetto ad altri presidenti di Serie A.
Da cittadino americano qual è, parla infatti la stessa lingua dell’italo-americano James Pallotta, a cui non ha risparmiato critiche, per la vicenda De Rossi, ma del quale ha anche interpretato i piani futuri.

Penso che l’addio di De Rossi sia un giallo” ha detto ADL, “e me lo sono spiegato solo pensando che magari hanno già venduto la Roma, con degli accordi su un rinnovamento completo. Altrimenti lo troverei uno sbaglio di tempi pazzesco“.
Non la pensano diversamente i nostri opinionisti, sospettosi inoltre riguardo la possibile promozione di Totti a direttore tecnico, con pieni poteri sullo spogliatoio. Uno dei tanti famosi “ombrelli” della società? Oppure c’è di più? Chi potrebbe rispondere meglio delle nostre Teste di Calcio.

Roberto Pruzzo

Io mica ho capito in che consista veramente questo ruolo, perché ci sono un po’ dentro questo meccanismo e in realtà dovrebbe esserci una collaborazione tra direttore tecnico, direttore sportivo e dulcis in fundo, allenatore. L’ultima parola in questo senso secondo me non ce l’ha nessuno dei tre, dovrebbero averla in contemporanea. Si diceva che l’ultima parola spetti al direttore tecnico, in questo senso credo che invece spetti al presidente, ma può darsi che cambi di società in società. Nella Lazio ad esempio io credo ci siano solo due teste pensanti, Nando dice che Marotta all’Inter sia direttore tecnico, io penso che sia anche qualcos’altro. Comunque non so in cosa consista il vero ruolo funzionale di questa figura.

Roberto Renga

A Totti non è stata fatta nessuna proposta, questo almeno fino a ieri e non c’è dubbio che dopo quel che è successo a De Rossi, adesso nell’ambito della Roma di Boston (o di Londra) ora si stia cercando di correre ai ripari. Poi c’è anche da risolvere il contratto di Bruno Conti, cioè da mantenere quella romanità, quell’identità della Roma risalente a prima che fosse deciso di cancellarla completamente.
Se la Roma fosse stata venduta si saprebbe, ma De Laurentiis ha anticipato i tempi, confermando che Pallotta potrebbe avere in mente di cercare un acquirente.

Furio Focolari

Penso anch’io che Pallotta stia in ogni caso trattando la vendita della Roma. Parliamoci chiaro, lui non ha mai amato la Roma e non glie ne frega niente dei tifosi, sta probabilmente cercando di venderla nel migliore dei modi, è il suo mestiere. L’unica cosa che mi dispiace è che a Roma si parla di azienda, questo, detto da un romano, è terrificante.

Franco Melli

Credo che De Laurentiis ne sappia un po’ più di noi o non si sarebbe spinto a dire certe cose, visto che ha anche conoscenze in America ed è cittadino americano, quindi in questo senso penso che dei colpi di scena ci potrebbero essere. Tra l’altro, a proposito di Roma, ieri a Napoli girava la notizia che Giuntoli avrebbe incontrato Gasperini. Riferisco ciò che ho sentito.