Dopo Guidi, la parola sugli arresti dei politici di “Forza Italia” in Lombardia passa a Mattia Feltri, editorialista de “La Stampa”.

Intervenuto a “Un giorno speciale” e introdotto dai saluti di Francesco Vergovich e Guidi, Feltri ha detto che, in merito alla questione, c’erano “articoli, dei quali uno mi ha colpito in particolare, quello del Corriere della Sera, che dovrebbe essere o è il giornale della grande borghesia milanese. Il pezzo dice che l’importante è che arrivino condanne certe e processi veloci”.

Come si fa, sull’editoriale del Corriere della Sera, a chiedere condanne certe e processi veloci, quando forse bisognerebbe presupporre che possono esserci anche delle assoluzioni. E ce ne sono moltissime, di assoluzioni” ha osservato Mattia Feltri.

Entrando poi nel merito del caso dei fratelli Cavallotti, assolti per mafia, il giornalista ha ribadito “nessun giornale ha riportato l’assoluzione di questi fratelli Cavallotti, a cui è stata sequestrata l’azienda. Subito dopo i fratelli sono stati arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa. Sono stati assolti dalle accuse penali, ma l’azienda è rimasta sotto sequestro per motivi preventivi. Ieri, ventuno anni dopo, l’azienda è stata restituita ai fratelli Cavallotti, e gliel’hanno restituita con 6 milioni di euro di debiti“.

Io ci aprirei i giornali con queste storie, non con le retate della Lombardia che bisognerà vedere poi dove vanno a finire. E’ questo l’aspetto pazzesco di questo Paese. Vorrei che si percepissero di più le ingiustizie a cui le persone vanno incontro” ha concluso Feltri.