Il momento più eccitante è stata l’apparizione di Claudia Schiffer, presente allo stadio in un momento di pausa del film che sta girando in città. Per il resto derby modesto, stadio mezzo vuoto secondo usi e costumi di Torino, capace di festeggiare l’ottavo scudetto consecutivo con un bicchiere e un ballo sul ballatoio, stop, roba tristissima. Pareggio in fondo giusto, una stupidata tra Cancelo e Pjanic, su rimessa laterale, aveva permesso al Torino di passare in vantaggio con Lukic messo a controllare Pjanic anche alla toilette.

Toro compatto e Juventus stracca e disunita, Cuadrado fuori condizione e fuori partita ma in campo per settantasette minuti, per fortuna di Allegri c’è Cristiano Ronaldo a risolvere partite già indirizzate diversamente, il gol di testa del portoghese ricorda quello di Pelè all’Italia di Messico ’70 ma non voglio fare paragoni con il re assoluto. Poca Juventus, dunque e Torino onesto, mai veramente pericoloso dopo il vantaggio, ben saldo davanti a Sirigu.

A Mazzarri e Cairo resta l’amaro di una vittoria sognata e quasi acciuffata se non ci fosse stato di mezzo quel portoghese. Il punto non serve al Toro che con un punto va verso l’Europa League e si rende conto che la Champions è un traguardo complicato. La Juventus prende il secondo pareggio consecutivo, con mezza squadra out per infortunio e l’altra metà con la lingua fuori, fatta eccezione per Cristiano Ronaldo che è perle per i maiali.

Sarebbe opportuno che il prossimo incontro societario non debba svolgersi tra Agnelli e Allegri ma tra il presidente e Cristiano. Ma non sarà così, Allegri resta e i problemi di gioco anche.

Tony Damascelli