Certamente qualcosa su cui in questo primo lunedì post-campionato tutti, di qualsiasi fede, concorderanno, è che la rivelazione è stata l’Atalanta.
Affermando che quella della squadra di Gasperini sia stata una grande stagione praticamente si sostiene il banale. I nerazzurri hanno rappresentato la classica mina vagante della Serie A. Hanno fatto tremare tutti, inclusa la Juventus, schiacciata in Coppa Italia dal gioco entusiasmante dei bergamaschi.

Tutto alla modica cifra di 27 milioni di euro lordi: questo il monte ingaggi percepito dal totale della formazione nerazzurra per stupire la Serie A e accendere un po’ di luce su un campionato colmo di tattica e pragmatismo.
All’Atalanta non basta l’1 a 0, non è mai stata banale, non ha mai deluso chi volesse vedere del buon calcio.
Nulla viene a caso, ovviamente. E’ risaputo come Gasperini, il condottiero di questa grande spedizione, abbia spremuto i suoi ragazzi in ogni allenamento perché in ogni match sembrassero avere una marcia in più contro qualsiasi avversario.
Gli amanti della favola nerazzurra sperano che tutto ciò si possa ora esportare in Europa, nel frattempo si godono un posizionamento in classifica degno di una big, a spesa di quelle big dal portafoglio gigante, in confronto.
Ma com’è stato possibile? Lo abbiamo chiesto alle nostre Teste di Calcio.

Nando Orsi

L’Atalanta quest’anno ha messo in evidenza tre aspetti in particolare:
1) Non è vero che quando cominci dai preliminari di Champions arrivi alla fine che sei morto: se ti prepari bene tutto è possibile.
2) I fatturati contano e non contano, se giochi bene e hai idee calcistiche precise anche contro squadre come l’Inter e il Milan che sembrano chissà che cosa, che hanno fatturati al pari del Napoli, le batti, perché tu in compenso hai un’idea di gioco.
3) Un allenatore anche avendo 61-62 anni può arrivare a grandi livelli. Gasperini è stato l’artefice di quest’Atalanta perché per ovviare ai fatturati bisogna avere idee di gioco e l’Atalanta le ha dimostrate. Non dico che è un piccolo Leicester perché succede raramente, ma quando si verificano cose simili, succedono con piacere.

Roberto Pruzzo

Io credo che Gasperini abbia dato un’identità e nel tempo abbia fatto un lavoro molto importante. Quest’anno ha completato l’opera con un traguardo impensabile, nessuno di noi poteva immaginare che l’Atalanta potesse arrivare quarta.
Ad un certo punto del campionato ho pensato che potesse lasciare qualcosa per strada, anche con la Coppa Italia, con una rosa non dico limitata ma che poteva fare fatica.
Abbiamo capito che Gasperini è un grande allenatore che può allenare qualsiasi squadra.

Mario Mattioli

Non so se Gasperini possa allenare qualsiasi squadra ma di certo la cosa migliore che Atalanta di quest’anno ha dimostrato è che la stanchezza è una leggenda: ce l’hanno le squadre che non si allenano in un certo modo per poter giocare novanta minuti fino alla fine del campionato.
Gasperini lo ha anche detto nei giorni scorsi, “Noi ci alleniamo in un certo modo per rispettare qualsiasi impegno calcistico“, ha sostenuto.
La mia non vuole essere una critica, ma per esempio Ranieri ha invece affermato che la Roma si allena un’ora al giorno, dalle 11.00 a mezzogiorno. L’Atalanta ha scardinato una delle sicurezze negative che c’erano nel nostro campionato, dimostrando che si può giocare sin da fine luglio e arrivare fino in fondo offrendo grandi prestazioni; questo è ciò che Gasperini ci ha dimostrato.


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