L’aritmetica retrocessione del Chievo Verona è arrivata già da diverse giornate. Una stagione disastrosa quella dei clivensi che non hanno praticamente mai lasciato l’ultima posizione in classifica. Come se non bastasse ha annunciato il suo addio al calcio Sergio Pellissier, una di quelle bandiere silenziose, di quei giocatori umili, che non a caso è stato salutato da tute le tifoserie d’Italia, pur senza celebrazioni eclatanti.

Con lui se ne va l’ultimo pezzo del ventennio magico del Chievo Verona, iniziato con l’avventura storica della formazione di Del Neri che ha sfiorato la Champions e concluso oggi nel peggiore dei modi, con l’ultimo posto in classifica. La seconda retrocessione dopo quella del 2006-2007 che era stata amara, ma non troppo. Infatti l’anno successivo la squadra ottenne l’immediato ritorno in Serie A, proprio grazie alla bandiera gialloblù capace di firmare il ritorno nella massima serie con 22 reti stagionali.

14/05/2017, Genova Campionato di Calcio Serie A ,Sampdoria – Chievo, nella foto Pellissier

I suoi tifosi hanno salutato il primatista di presenze e il miglior marcatore del club in Serie A con 112 reti nell’ultima in casa contro la Sampdoria. Pellissier detiene anche il record di gol nel derby di Verona con 4 segnature. Sembra lontanissima la stagione in cui arrivò al Chievo per fare compagnia in attacco a Oliver Bierhoff. Erano altri tempi, con Perrotta, Corini e una squadra che di lì a qualche stagione, anche grazie a Calciopoli, avrebbe partecipato alla Champions League.

Oggi è stata l’ultima di Sergio Pellissier, una delle ultime bandiere del calcio di inizio millennio, uno che ha speso la sa intera carriera nel Chievo, uno che mancherà al calcio italiano.

Marco Napoleoni

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