Le tabelle sulle iscrizioni lanciano un dato allarmante: al prossimo anno scolastico si sono iscritti 69.256 studentesse e studenti in meno. Si tratta di un calo dello 0,9% che fa seguito all’andamento degli ultimi tre anni, in diminuzione costante e crescente. Più di 45mila in meno nel 2016/17 rispetto all’anno precedente, altri 67.754 in meno nell’anno successivo e 75.215 quest’anno scolastico rispetto al precedente. Il totale fa paura, si sono persi 188.583 alunne e alunni nei quattro anni scolastici a partire dal 2015/16, con un calo del 2,4%. 

Ma la cosa più preoccupante è che non ci sono segnali di miglioramento. Gli altri dati all’esame del ministro e dei sindacati prevedono un calo di 369.057 studenti nei prossimi cinque anni, praticamente è come se si svuotasse una città come Bologna o Firenze. 

Da un punto di vista regionale il calo è più evidente al Sud e leggermente minore al Nord. L’unica regione dove non si assiste a una diminuzione delle alunne e degli alunni nelle classi, è l’Emilia Romagna, che a settembre porterà 1484 ragazzi e ragazze in più nelle sue aule. 

La maglia nera va alla Basilicata dove da settembre entreranno nelle aule 1742 studentesse e studenti in meno, un calo del 2,23%, in Calabria 5418 con un calo dell’1,96%, in Puglia 11.202 in meno con un calo dell’1,91% e in Campania altri 15.535 in meno con un calo dell’1,77%. In totale nelle regioni del Sud si perdono 48.570 alunne e alunni, il 70% del totale italiano.