Al termine della partita contro la Lazio, l’allenatore dell’Inter Luciano Spalletti si è schierato duramente contro l’attaccante argentino al centro di numerose polemiche da mesi.

Ecco le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Sky.

Qualcosa su Icardi bisogna chiederlo perchè succede qualcosa con Icardi all’interno della società, dello spogliatoio, della Pinetina. Col senno di poi quanto ti toglie tranquillità e quanto toglie tranquillità all’ambiente tutto quello che sta accadendo?

“A me toglie tranquillità? Fa divertire voi.
A me non toglie niente, io so qual è il mio lavoro oggi. Lui deve star fuori e devono giocare gli altri per come si è comportato. Poi siccome volete fare una fiction, fate una fiction, ma è una roba vostra. È chiaro, sotto gli occhi di tutti, come sono stati gli eventi. 10 minuti poteva giocare, 20 minuti poteva giocare, secondo me poteva giocare anche un tempo ma è giusto che abbiano giocato gli altri oggi.

Poi c’è da stare dentro uno spogliatoio, c’è da avere credibilità. E per quanto mi riguarda la credibilità con i miei giocatori l’ho sempre avuta per 22 anni. Non siete voi a raccontare la mia storia ma sono i calciatori con cui ho avuto a che fare dentro lo spogliatoio.

Quant’era che l’Inter non andava in Champions? Sei anni? Cinque? Quattro? Uno? C’era Icardi. Quante partite abbiamo perso in questa maniera con Icardi in campo? Peggio di questa qui?

È umiliante per gli sportivi interisti e per i tifosi interisti mediare con un calciatore per fargli mettere la maglia del club che amano e per il quale vivono.

Valutate voi cosa vuol dire fare una trattativa per dire a uno mettiti la maglia dell’Inter. Quindi io che faccio? Faccio le convocazioni con 20 email e le mando a tutti gli avvocati dei calciatori e gli dico se si può fare la convocazione così o no?

Oggi bisognava che io facessi giocare gli altri per come si sono comportati. Lui deve stare una partita fuori, come ho detto ieri. Ora rientra e se continua a comportarsi come si è comportato ultimamente rientra nel gruppo.

Messi fa la differenza, Cristiano Ronaldo fa la differenza, e poi ce ne sono pochi altri che fanno la differenza a questi livelli qui…

Per cui c’è una storia dietro e ha perso delle partite importanti.

È la disciplina la vera forza di una squadra, di un professionista. È la disciplina che ha verso se stesso e verso la professionalità nel contesto in cui lavora.”