“Felicità e orgoglio per questa partecipazione, ma adesso non sbagliatevi più!” Questo secondo Bruno Astorre il messaggio del milione e mezzo di votanti alle primarie del Partito Democratico. “Con il loro voto e le attese interminabili per votare ci hanno dato un’ulteriore prova di fiducia e ci chiedono unità e cambiamento”.

Una grandissima responsabilità e una seconda occasione a un anno esatto dalla “legnata storica” del 4 marzo scorso: “Io mi inchino alla democrazia – commenta – il popolo quando vota va sempre rispettato. Non è che se vota per noi è uno splendido popolo e se vota per Salvini o Donald Trump è un popolo becero. Il popolo è lo stesso, sta a noi capire i messaggi che ci ha lanciato”.

Unità e cambiamento

“Con queste elezioni ci hanno chiesto unità e cambiamento – conclude il segretario regionale del PD – ci hanno chiesto di ritornare ai bisogni della gente, di lottare per il popolo. Dobbiamo imparare dagli errori del passato e capire che le colpe non sono solo di qualcuno. Abbiamo governato con arroganza e tracotanza e ora che abbiamo di nuovo la fiducia non la dobbiamo disperdere con divisioni interne”.