Sanremo? Sul concorso non ci sono irregolarità, ma il presunto conflitto di interessi è qualcosa che va chiarito. Il Festival è un monumento, la nostra Statua della Libertà musicale”

Giorgio Mulé, Deputato di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza sulla Rai, chiarisce la posizione della Commissione Parlamentare su Claudio Baglioni e i conflitti di interesse che scaturirebbero dalla sua direzione artistica al Festiva di Sanremo: “Sul concorso non ci sono irregolarità, ma il presunto conflitto di interessi è qualcosa che va chiarito nell’interesse di Sanremo, della Rai, della trasparenza e dei cittadini che hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, specialmente in un momento in cui si parla tanto di austerità e di taglio dei costi”.

La presenza di 21 artisti legati alla stessa casa discografica di Claudio Baglioni non è passata inosservata, soprattutto agli occhi degli eliminati che chiedono spiegazioni. “Questa situazione genera una serie di sospetti di favoritismi che sicuramente vanno chiariti  – commenta l’Onorevole Giorgio Mulé accanto a questo c’è poi il fatto che Baglioni farà cantare le sue canzoni. Nulla di strano se non fosse che da queste canzoni lui percepirà più di mezzo milione di diritti d’autore che si aggiungono al suo contratto. Io non ho il gusto della polemica, ma ho il dovere di far sì che i cittadini sappiano che i soldi che tirano fuori per Sanremo, i milioni e milioni che tirano fuori, sono ben spesi e non ci sia nessun sospetto”.

Ci sarà un dopofestival in Parlamento dunque, per chiarire se ci siano irregolarità dal punto di vista amministrativo: “La Rai deve dare una risposta. Sarà una settimana di goliardia, arte, musica e divertimento, ma dopo la gara affronteremo le polemiche e tutto ciò che ne consegue”.