Nessun testa a testa tra Solinas e il centrosinistra di Zedda: in Sardegna trionfa il centrodestra e per l’11% del 5 Stelle il candidato Desogus se la prende con Di Maio. “Un successo! Salvini instancabile” commenta Riccardo Molinari (Lega).“Uno contro mille, sul territorio poche possibilità” dichiara Ettore Licheri (M5S).

Molinari (Lega): “Panorama nazionale? Nessuna conseguenza, è la compagine di Governo che si rafforza”

La Lega esce soddisfatta dal risultato ottenuto alle regionali sarde: “Gioia immensa e grande successo – commenta il Capogruppo alla Camera Riccardo Molinari a ‘Lavori in Corso’ – il merito va al candidato Solinas, ma anche al lavoro instancabile di Matteo Salvini. Ha battuto palmo a palmo tutta l’isola in una campagna elettorale molto intensa!”

Governo in buona salute e Lega in ottima salute”, secondo l’Onorevole Molinari e Salvini, sottolinea Luigia Luciani, tra coalizione di centrodestra e contratto coi 5 Stelle si fa asso piglia tutto di ogni elezione.

Nuova maggioranza? “Abbiamo un contratto e i numeri restano quelli del 4 marzo – spiega l’Onorevole – quello della Meloni è più che altro un desiderio. Nella dialettica coi 5 Stelle abbiamo sicuramente posizioni diverse, ma ciò che deve essere chiaro è la direzione in cui si vuole andare”.

Licheri (M5S):“Non riesco a trovare un significato politico a una competizione di carattere amministrativo”

“Le competizioni territoriali sono sempre state una strada in salita – spiega il Senatore pentastellato Ettore Licherii motivi? Una sola lista contro mille candidati! Ce n’è uno per ogni condominio o palazzina. E’ un’alterazione delle forze che sono in campo”.

E se da un lato c’è Matteo Salvini che di campagna elettorale non se ne perde una, dall’altro l’appoggio di Roma i sardi non lo hanno sentito per niente: Le dichiarazioni di Desogus? Analisi troppo semplicistica – commenta Licheri Luigi Di Maio è venuto due volte [in Sardegna N.d.R.], ha dato il suo sostegno, ha parlato con i lavoratori e con i pastori. Non giriamoci attorno: il voto è personale e territoriale. Noi siamo un movimento giovane e ci dobbiamo scontrare con chi è radicato da oltre 30 anni”.

Il Governo? “Non viene minimamente toccato dalle regionali – conclude il Senatore – la possibilità di una nuova maggioranza è solo un desiderio della Meloni. C’è un contratto di Governo che viene rispettato da entrambi i contraenti. Se Salvini vuole una politica di rinnovamento con Berlusconi può anche farlo, ma deve rompere il contratto. Fossi in lui non lo farei, ma se lo fa ce ne facciamo una ragione”.