Il Napoli ha battuto la Lazio, malgrado le tante assenze, con un Fabian Ruiz superbo e un pizzico di sofferenza finale dopo aver colpito tre legni e sbagliato alcune occasioni più che favorevoli. Sulla sfida pesano però gli errori di Rocchi che ha ammonito severamente e ingiustamente due volte Acerbi, arrivando ad un’ espulsione non meritata e che ha compromesso il tentativo di rimonta della Lazio.

E pesano gli errori, sì gli errori, di Simone Inzaghi che conferma la tendenza della squadra biancoceleste di non riuscire a far mai risultato con le più forti del campionato. Inzaghi ha sbagliato  nell’impostazione iniziale, riproponendo il solito modulo,  tenendo fuori ancora Correa, <novello Felipe Anderson>, malgrado la sensazione che solo andando ad attaccare il Napoli – invece di farlo giocare – avrebbe potuto ottenere un risultato migliore. E poi, dopo l’espulsione di Acerbi, la sostituzione di Milinkovic con Patric: che senso ha avuto? Nel momento di tentare il disperato assalto finale sarebbe servita la testa del centrocampista e sarebbe stato molto più logico, una volta rimasti in dieci, di arretrare Leiva in un ruolo che ha fatto spesso in Inghilterra, quello del difensore centrale, provando così a risistemare la difesa con un giocatore però capace di far ripartire l’azione. Così non è stato e a quel punto la frittata era fatta.

Alessandro Vocalelli