Dalla Roma che lo ha ricordato con l’incornata di testa contro l’Udinese al Cagliari, che ha postato la foto di due bambini in maglia rossoblù e viola che si abbracciano passando per Firenze. Non solo i compagni di una vita, ma anche i mille avversari di tanti match ricordano che oggi Davide Astori avrebbe compiuto 32 anni.

Un giorno di cordoglio, di memoria e di speranza quello del calcio italiano che accosta per un momento polemiche, indagini e questioni culturali in nome del ricordo di un uomo dalla faccia pulita e dai piedi versatili. Una faccia pulita che nessuno vuole rimuovere dalla propria memoria in un momento in cui ce ne sono così poche: Davide Astori era esattamente quel tipo di calciatore silenzioso che si vuole far notare più per la bravura che per la capigliatura. E ci è riuscito perché il ricordo di tanti amanti del calcio sono rimasti in quella stanza di Udine in cui l’ex capitano della Fiorentina ci ha lasciati lo scorso 4 marzo. Anche in quel caso se n’è andato silenziosamente, ma è un silenzio assordante, non più pieno di ambizioni, incornate di testa e fasce da capitano quello che la morte di Davide ha lasciato a tutti noi.

Tanta malinconia nel tweet del sindaco fiorentino Dario Nardella: “Un anno fa era il tuo 31° compleanno. Quel 13 al contrario… Ci manchi Capitano“, ma anche tanta voglia di non dimenticare si vede nei profili social delle squadre di Serie A. Nessun ricordo particolarmente sfarzoso, nessuna parola che non sia necessaria è stata detta nel giorno del suo compleanno. Semplice e commovente lo striscione che orna oggi l’Artemio Franchi: “Sempre con noi. Auguri Capitano!“.