Dibattito doveroso, quello che si è svolto oggi a “Radio Radio Lo Sport” riguardo la notizia di calciomercato della giornata: i sondaggi del Chelsea con obiettivo l’acquisizione delle prestazioni sportive di Gonzalo Higuain. Il gradimento dell’argentino ex Napoli e Juve per i blues sarebbe indubbio, (visto che raggiungerebbe con piacere Maurizio Sarri) anche se non è chiaro quando il bomber del Milan lascerebbe Milanello con destinazione Londra. Questo perché resta il nodo della metà del cartellino appartenente alla Juventus: i rossoneri vorrebbero evitare una beffa sia dal punto di vista economico che sul lato dell’organico perché nonostante il periodo avverso, perdere il Pipita non è sicuramente cosa da poco per Gattuso.

Il vicedirettore della “Gazzetta dello Sport” Andrea Di Caro ha fornito delucidazioni sulla questione: “C’è un prestito molto oneroso da parte del Milan, talmente oneroso da rendere più facile il riscatto finale piuttosto che pagare i diciotto milioni del prestito di un anno, per cui l’operazione Higuain per il Milan è pesante“. Sull’asse Londra-Milano-Torino Di Caro spiega poi i ruoli delle tre squadre coinvolte nella possibile operazione: “Il terzo incomodo è la Juventus che dovrebbe riscattare il cartellino del Pipita per poi rivenderlo al Chelsea, oltretutto il Milan avrebbe poi bisogno di un’alternativa all’altezza della situazione perché l’obiettivo dei rossoneri è arrivare tra i primi quattro posti o la stagione rischia di diventare un flop pesantissimo anche dal punto di vista dei ricavi“.

Io credo che lui non abbia vissuto benissimo il passaggio dalla Juventus al Milan“, ha poi aggiunto il vicedirettore della Rosea, “è chiaro che passare al Milan con un allenatore meno bravo di Sarri, in una società con più passato che presente e che resta fuori dall’Europa abbia indotto Higuain a guardarsi attorno già da pochi mesi dopo l’approdo a Milanello“.

In tutto ciò la stoccata che gli ha riservato Leonardo fa pensare a una chiusura totale dei rapporti tra il Pipita e la società rossonera: “Ha passato un momento un po’ così e ora deve lasciarselo alle spalle. Ha ritrovato il gol con la Spal e questo cambia le cose ma deve continuare e deve prendersi le sue responsabilità“. Queste le parole del D.G. milanista che potrebbero rappresentare un preludio alla partenza del bomber argentino già in questa sessione di mercato: “Da parte di Leonardo non c’è solo volontà di spronarlo ma anche una rabbia che covava da tempo, in parte per la poca incisività in campo, in parte per i continui flirt del Pipita con Sarri che hanno indotto il D.G. – il quale non si lascia andare a dichiarazioni roboanti – allo sfogo“. Sarebbero dunque questi i motivi delle dure parole di Leonardo secondo Di Caro, che conclude: “Il Milan ha sicuramente un progetto ma è difficile ottenere risultati nel presente (quindi nell’arco di due anni) per le difficoltà ad investire rispetto anche ai cugini nerazzurri“.