Quello che lascia perplessi è che questo assalitore, di origine marocchina ma nato e cresciuto in Francia, non è riuscito a integrarsi nella società. E’ una ribellione nei confronti di questo sistema che l’ha accolto“: queste le dichiarazioni  di questa mattina ai microfoni di Radio Radio del Prof. Antonio Maria Rinaldi, intervenuto in diretta insieme al Prof. Mario Tozzi (quest’ultimo per via telefonica), in merito alla tragica vicenda dall’attentato di Strasburgo, avvenuto ieri sera ad est della Francia.

Sulla scia dell’intervento di Fabio Duranti riguardo alle difficoltà di integrazione incontrate da alcune culture, l’economista Prof. della Link Campus University ha risposto, notando che “a fronte di questo, ci sono invece altre culture che fanno di tutto per perdere la loro identità culturale. Com’è giusto che qualcuno voglia, non ovviamente in questa maniera perché la violenza è da condannare in qualsiasi forma, mantenere la loro identità, non capisco perché altri, e sto parlando dei paesi europei, fanno di tutto per perdere le nostre tradizioni. E’ giusto mantenerle, come i crocefissi o i presepi, e rispettare la reciprocità delle tradizioni“.

Sulla situazione politica ed economica francese, invece, il professor Rinaldi ha fornito una nuova chiave di lettura, sottolineando che la Francia “da che esiste quest’Unione Europea, ha un rapporto preferenziale nei confronti degli altri partner, ed esiste un motivo specifico. Fu, a suo tempo, barattata la riunificazione della Germania perché ci fu il nullaosta della Francia, e in questo momento ancora siamo ancora davanti a un tacito accordo tra la Germania e la Francia. Noi, ora, siamo ancora con una Francia che ha un corridoio preferenziale nel rapporto con gli altri paesi dell’Unione Europea. Visto che la Germania ha un ruolo di leader incontrastato, non solo per merito loro, ma anche per colpa degli altri paesi, che non hanno avuto il peso politico, negoziale ed economico della Germania“.