Ursula von der Leyen, fedelissima di Angela Merkel, è stata eletta per guidare la prossima Commissione europea. Quest’investitura, frutto di un asse franco-tedesco (Macron infatti aveva rivendicato la candidatura della von der Leyen), non stupisce, ma desta comunque preoccupazione per quanto riguarda l’economia italiana per tre motivi.

I primi due si basano su affermazioni della von der Leyen. La politica tedesca ha detto che lavorerà con i partiti pro-europei, cioè con i partiti che sono a favore di questo modo d’intendere l’Europa. Non con quei partiti, come i sovranisti, che ritengono che si debba modificare completamente l’impianto europeo.

La fedelissima di Angela Merkel ha anche detto che chi vuole indebolire questa Europa troverà in lei una nemica. Detto da una che è stata ministro della Difesa sotto il governo di Angela Merkel lascia trapelare il modo di ragionare di Ursula von der Leyen. Ricordiamolo, lei è quella che nel 2011, riferendosi alla situazione economica in Grecia ma la frecciata era anche all’Italia, disse che bisogna prendere le riserve auree e le società di Stato dei paesi a alto debito debito.

Il terzo motivo, quello che preoccupa di più, è la frase del premier Conte, il quale pare abbia detto che finalmente l’Ue si prenderà cura del futuro dell’Italia.

In realtà, in quest’asse tedesco, non sembra esserci nulla che lasci presagire che il futuro italiano sarà sotto l’ala protettrice dell’Ue.

Si porterà ancora avanti, invece, una politica di austerità e di spesa pubblica.

Malvezzi Quotidiani, l’appuntamento con l’economista Valerio Malvezzi per comprendere i meccanismi dell’Economia Umanistica.


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