La tecnologia mRNA, che ha fatto il suo ingresso nelle campagne di vaccinazione contro il Covid-19, continua a sollevare dibattiti e preoccupazioni nel campo della scienza e della salute pubblica. Vanni Frajese ha espresso in diretta il suo scetticismo riguardo al futuro di questa tecnica, mettendo in guardia sui rischi a lungo termine che essa potrebbe comportare.

“Un salto quantico senza certezze”

La manipolazione dell’mRNA, che agisce direttamente sulle basi genetiche della vita, rappresenta un rischio enorme. “Toccare i pilastri fondamentali della vita, della nostra vita, è un qualcosa che può avere un futuro, ma è anche qualcosa che potrebbe essere solo una follia”, ha dichiarato. “Un gioco per apprendisti stregoni”, richiamando le parole del premio Nobel Luc Montagnier, Frajese sostiene che questa tecnologia potrebbe essere una tecnica pericolosa che ha potenzialità catastrofiche, soprattutto per quanto riguarda gli effetti a lungo termine, che “non si sapranno mai veramente” se non attraverso anni di osservazione.

Gli investimenti nel settore e la continua ricerca da parte delle case farmaceutiche suggeriscono che l’mRNA sia destinato a evolversi ulteriormente. “Mi sembra scontato che si andrà avanti”, ha affermato, “sia per gli investimenti che vengono fatti, sia per le linee di ricerca”. In particolare, l’industria sta già progettando l’uso di mRNA autoreplicanti come richiamo per i vaccini anti-Covid, il Kostaive, una novità che potrebbe comportare gli stessi rischi che erano stati previsti in passato. “Stiamo facendo lo stesso salto quantico di quattro anni fa”. Il professor Federico dell’Istituto Superiore di Sanità ha recentemente spiegato i potenziali meccanismi di trasmissione di queste particelle tra individui, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla possibilità che tali sequenze genetiche possano interagire tra loro e con altre forme di materiale genetico in modi imprevedibili. “La stragrande maggioranza dei medici non ha nessuna idea di ciò che sta succedendo e di come funzionano questi prodotti, i risvolti, citando di nuovo Montagnier – assolutamente impossibili da prevedere”.

La logica del profitto prima del benessere cittadino

Se da un lato la tecnologia mRNA offre opportunità in termini di sviluppo rapido di vaccini e trattamenti, dall’altro lato solleva interrogativi su quanto siamo pronti a manipolare la genetica umana senza conoscerne completamente gli effetti collaterali. Le parole di Frajese suonano come un monito: l’innovazione deve andare di pari passo con un’attenta valutazione dei rischi, e soprattutto con una trasparenza totale verso il pubblico.

In un mondo in cui la scienza corre a ritmi sempre più veloci, la domanda che rimane è se siamo davvero pronti a gestire i pericoli che potrebbero emergere dalle nuove tecnologie, soprattutto quando la salute e il benessere delle persone sono in gioco.