Il campione, intervenuto a margine della sua autobiografia, ha svelato le intenzioni per il prossimo futuro: c’è l’annuncio shock
Fa parte di quella schiera di calciatori arrivati all’Inter non più giovanissimi ma che, grazie all’abnegazione, al lavoro – e nel suo caso ad una classe mai messa in discussione da alcuno – hanno dato un contributo importante alla causa nerazzurra.

Quando si parla di Matteo Darmian e di Francesco Acerbi, viene naturale elogiare la lungimiranza dell’AD Beppe Marotta, bravo a rigenerare profili che forse nessuno avrebbe mai pensato essere in grado di fornire un apporto così prezioso.
Figuriamoci quando il discorso si allarga ad un campione arrivato per giunta a costo zero, con già 33 primavere sulle spalle e con uno storico di piccoli/medi infortuni che forse lo hanno condizionato nel corso di una carriera comunque ai massimi livelli.
Se tra i tifosi dell’Inter si nomina il nome di Henrikh Mkhitaryan, tutti si alzano idealmente in piedi per applaudire il giocatore armeno. Arrivato nell’estate del 2022 a costo zero dalla Roma, l’ex Dortmund e Manchester United ha ritrovato una seconda giovinezza sotto la sapiente guida di Simone Inzaghi, che lo ha investito nel tempo del ruolo di titolare inamovibile in un centrocampo dapprima comprendente anche Marcelo Brozovic, poi composto da Barella, Calhanoglu e dallo stesso classe ’89.
Dopo aver rinnovato, a dicembre del 2023, fino al 30 giugno del 2026 il suo contratto con la Beneamata, il calciatore è chiamato non solo a tirare le somme sul presente, ma anche a pianificare il prossimo futuro. La carta d’identità, del resto, dice 36. Ed è un qualcosa con cui inevitabilmente dover fare i conti.
Mkhitaryan, l’annuncio fa tremare i tifosi nerazzurri
Sebbene la giovane concorrenza a centrocampo sia stata e sia una costante della rosa dell’Inter negli ultimi anni (basti pensare ad Asllani, andato via la scorsa estate, ma anche a Frattesi e Sucic, arrivato per il Mondiale per Club), l’armeno ha sempre mantenuto il suo posto da titolare nel centrocampo a tre. Sia nella gestione Inzaghi che nel nuovo corso targato Chivu.

A parte i 90′ di riposo concessi dal tecnico rumeno al giocatore in occasione della gara casalinga contro il Sassuolo, nelle altre 5 apparizioni in campionato Mkhitaryan è partito titolare in 4 occasioni.
Un segnale chiaro della rinnovata importanza che anche il nuovo tecnico ha dato al calciatore, titolare anche nella prima uscita stagionale di Champions contro l’Ajax.
Intervenuto a margine della presentazione della sua autobiografia ‘Una vita sempre al centro‘ alla Mondadori del Duomo di Milano, il centrocampista ha parlato anche del suo futuro. Lanciando un messaggio che da una parte gratifica il tifoso nerazzurro, dall’altra fa calare un qual certo velo di tristezza per la decisione che sembra già assunta.
“Per adesso non sto mollando, sto lottando e farò il mio massimo fino al termine dell’annata. Poi valuteremo se potrò ancora dare un contributo importante alla squadra: se sarà così giocherò ancora per uno o due anni, altrimenti mi ritirerò senza rimpianti“, ha esordito Mkhitaryan.
“Come ho già detto, l’Inter sarà la mia ultima squadra. Non è stato facile arrivare qui a 33 anni ed adattarsi con così tanti campioni in spogliatoio. Ho cercato di fare del mio meglio per aiutare i miei compagni e di divertirmi“, ha poi concluso.










