I punti salienti dell’annuale discorso al Valdai del presidente russo Vladimir Putin.

Il 2 ottobre 2025, Vladimir Putin ha preso la parola al Club Valdai per un intervento che ha confermato la linea strategica del Cremlino in un quadro internazionale sempre più polarizzato. Davanti a una platea di esperti e leader internazionali, il presidente russo ha respinto con fermezza le ipotesi di un imminente conflitto tra Russia ed Europa, definendo “impossibile” credere che Mosca abbia intenzioni aggressive verso il continente. Secondo Putin, la crescente “isteria” europea attorno al rischio di guerra è frutto di una volontà delle élite politiche occidentali di mantenere il consenso popolare attraverso la paura.

L’ironia sui droni

Nel suo discorso, Putin ha ribadito che la sicurezza internazionale non può essere garantita a scapito degli interessi di altri Paesi e ha criticato la militarizzazione crescente dell’Europa come una minaccia diretta alla Russia. Ha ricordato come Mosca abbia più volte tentato di instaurare un dialogo costruttivo, proponendo in passato l’ingresso nella NATO, ma che queste aperture siano state sistematicamente respinte.

Nella parte dell’intervento al Valdai riservata alle domande dei giornalisti, il presidente russo ha affrontato con sarcasmo e fermezza il tema dei sospetti droni russi di cui si è parlato molto in Europa. “Va bene, non lo farò più”, scherza con un giornalista. “Né in Francia, né in Danimarca…dove altro volano? A Lisbona? Ora, seriamente, non abbiamo nemmeno droni in grado di raggiungere Lisbona”.