La prima uscita stagionale della Juventus ha portato un 2-0 contro il Parma che regala fiducia, ma non scioglie i nodi centrali: l’attacco resta un rebus, il peso del contratto di Vlahovic incombe e il mercato continua ad agitare le acque. Ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News, Mario Mattioli e Roberto Pruzzo hanno analizzato luci e ombre di una squadra che sembra ancora alla ricerca della propria identità.
Un rebus chiamato attacco
La Juventus ha bisogno di alternative davanti, ma la questione Vlahovic frena ogni decisione. Mattioli individua il dilemma: “Kolo Muani è forse più eclettico di quanto non sia Vlahovic, ma se vogliamo un uomo gol penso che si utilizzi più che altro Vlahovic”. L’eventuale arrivo del francese non si integrerebbe facilmente col serbo, e i bianconeri rischiano di restare sospesi tra due idee di attacco che non si completano.
Il ritorno di uno spirito juventino
Se il mercato divide, l’atteggiamento in campo ha convinto. Mattioli sottolinea come “fortunatamente si è vista la mentalità juventina che io ho sempre invocato da quasi due anni… ho visto le palle perse recuperate da tutti, ho visto scapicollarsi per recuperarlo”. L’esempio arriva anche da uomini nuovi come Jonathan David, decisivo con il gol e con un lavoro silenzioso ma efficace che ha esaltato la determinazione del gruppo. Segnali incoraggianti, anche se ancora fragili.
Il peso del contratto di Vlahovic
Non è solo questione tecnica: l’ingaggio e la valutazione di Vlahovic restano un fardello. “Se non avesse quell’incudine legato alle caviglie del contratto sarebbe una bella cosa”, osserva Mattioli. L’attaccante continua a dividere anche il pubblico, oscillante tra fischi e applausi. Una situazione che mina la serenità del giocatore e rallenta la strategia della dirigenza.
Pruzzo: manovra lenta e scelte urgenti
Pruzzo mette in guardia dal rischio di accontentarsi: “Il Parma non ha fatto fatica al primo tempo perché la manovra della Juve era troppo prevedibile, lenta e un po’ macchinosa lì in mezzo al campo”. Se Jonathan David ha dato l’impressione di poter risolvere le partite, la struttura della squadra rimane macchinosa e bisognosa di varianti. “Mi sembra che questa cosa si stia trascinando troppo”, aggiunge il bomber, riferendosi al caso Vlahovic e alla mancanza di una scelta netta sul mercato.










