Il tecnico giallorosso, interrogato sullo stato di avanzamento delle sue idee a Roma, non si è fatto pregare: sentenza senza appello
Finora, per quanto il calcio d’agosto possa essere ingannevole – e considerando anche il valore delle avversarie, non certo tra le più blasonate d’Europa – la nuova Roma di Gian Piero Gasperini ha fatto percorso netto: tre partite, tre vittorie, sei gol all’attivo, nessuno al passivo. Niente male come resa nelle prime uscite pre-campionato dei giallorossi.

Intervistato sia dopo il bagno di folla del ‘Tre Fontane’ dopo l’amichevole col Cannes, sia nel bel mezzo del ritiro che la sua creatura sta facendo al St. George’s park di Burton (tradizionalmente quartier generale della nazionale inglese), il tecnico di Grugliasco ha tenuto fede alla sua fama di uomo che dice sempre quello che pensa. Costi quel che costi.
Già nelle scorse settimane Gasp aveva ‘denunciato’ un ritardo sul mercato proprio mentre il DS Massara stava definendo in via ufficiale gli arrivi di El Aynaoui e Ferguson, ai quali si sono poi aggiunti gli ingaggi del portiere Vasquez e del difensore Ghilardi, arrivato dal Verona. Stavolta però, alla vigilia della prestigiosa amichevole con l‘Aston Villa, il Demiurgo della grande Atalanta si è spinto oltre. Parlando in modo specifico delle aree di miglioramento di un calciatore che, non a caso, potrebbe partire in questa sessione di mercato.
Gasperini a gamba tesa su Dovbyk: addio sempre più vicino
Assolutamente non banali le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore piemontese ai microfoni de ‘Il Corriere dello Sport‘. Oltre ad aver dichiarato pubblicamente i suoi criteri nell’assegnazione della fascia da Capitano all’interno della rosa, il mister ha parlato diffusamente di Artem Dovbyk, il centravanti ucraino sul quale si stanno affacciando minacciosamente alcuni club della Liga spagnola.

“Le partite e le stagioni si decidono lì davanti e a noi qualcosa manca, lo sapete. Ci serve un giocatore di sicuro. Tutte le squadre spendono grandi cifre per gli attaccanti. Il reparto offensivo è il più ricercato e anche il più costoso in cui operare. Quando hai giocatori forti in attacco, sei anche più competitivo. Dobbiamo saperlo bene anche noi“, ha esordito.
“Dovbyk è stato pagato una bella cifra perché aveva fatto molto bene in Spagna. Tutto sommato ha fatto i suoi gol anche al primo anno in Italia. È un centravanti di valore. Siamo qui per migliorare le sue lacune. Le ha sul piano tecnico, ma anche sugli smarcamenti e sui movimenti. Alla fine sono quelli che determinano la capacità di entrare nel gioco, oppure di essere troppo in anticipo o troppo in ritardo. Funziona come nella musica: o sei stonato o hai il tempo giusto“, ha concluso Gasp, stroncando di fatto, almeno per ora, la figura dell’ex Girona. Per il quale le porte di un addio sembrano ormai spalancarsi di fronte ai suoi occhi.










