Un rigore al primo minuto e la partita tra Inter e Benevento in pratica si chiude prima di cominciare. Il Benevento giochicchia, fa malino davanti (due gol) non fa bene dietro (sei). L’Inter neppure si accorge di trovarsi senza pubblico. L’incontro è in discesa e non resta che aspettare i gol. Che arrivano. Con Candreva uno e bis, due volte con Lautaro (quando, uscito Icardi si ritrova centravanti), addirittura con Dalbert, cui spetta il premio per la rete più bella della serata lunare. Al secondo posto la punizione d’Insigne, che con il mancino mette la palla dove vuole.
 

Ora l’Inter se la vedrà con la Lazio, che non è il Benevento e questo si sa. Di sicuro la partita sarà più equilibrata. La Lazio regala dietro, ma davanti ha un suo perchè e la difesa dell’Inter non potrà permettersi le distrazioni notate contro il Benevento. Ci si potrà divertire, si spera.
Si sono rivisti Padelli, Ranocchia, Dalbert e Candreva, che venivano dati per dispersi. Hanno invece mostrato attenzione e voglia. Come Perisic, utile da ala vera. Brozovic è andato piano, mettendola sulla tecnica. Gagliardini è stato utile e insieme ingenuo. E Icardi, l’attesissimo Icardi? Il rigore e un palo di testa. Non gli si può dire niente. Che il migliore sia stato Skriniar non può certo sorprendere. È il reparto questa volta a mostrare crepe. Dovute alle novità, forse. O alla scarsa condizione dei singoli.

Roberto Renga