Il Liverpool riesce nell’impresa, schianta il Barcellona e si qualifica per la finale. Ad Anfield finisce 4 a 0, risultato che ribalta il 3 a 0 dell’andata. Il miracolo degli uomini di Klopp si compie nonostante le assenze di Salah e Firmino, sostituti da Origi (che segna il primo e il quarto gol) e Shaqiri. Il Barcellona, nonostante nel primo tempo abbia avuto alcune occasioni in contropiede, non è sembrata mai in partita. Ci si domanda, dopo una partita dall’esito così netto, se siano più i meriti dei Reds o i demeriti dei Blaugrana. Ecco cosa ne pensano le “Teste di Calcio”.

Ilario Di Giovambattista: “Come è possibile che con quelle defezioni il Liverpool abbia sbriciolato il Barça?”.

Franco Melli: “E’ successo l’ira di Dio, noi spettatori italiani ci siamo trovati di fronte a uno spettacolo che vorremmo avere in Italia e non abbiamo mai. Al di la del furore agonistico, io credo che sia stata anche un po’ la vittoria del calcio coraggioso, del calcio che si può fare in tanti modi ma sempre vietando di fare i calcoli, non come fanno le squadre italiane, che come hanno un vantaggio decidono di specularci sopra. Klopp è il più bravo di tutti“.

Alessandro Vocalelli: “Il Liverpool ha guadagnato meritatamente la qualificazione. Il Barcellona ha giocato una partita inguardabile, raramente ho visto una squadra così arrendevole. Esattamente un anno fa la Roma faceva la stessa cosa, con un Olimpico straordinario che non aveva niente da invidiare ad Anfield. L’Europa premia la squadra che ci crede di più“.

Luigi Ferrajolo: “Io credo che il Barcellona è stato di un’arrendevolezza pazzesca. Nel primo tempo il Liverpool è stato tenuto in piedi nel primo tempo da Allison. Ma tu prendi un gol dopo 5 minuti, poi non reagisci e prendi il quarto gol che è incredibile. Quelle leggerezze non si commettono nemmeno in un campionato dilettanti“.

Stefano Agresti: “A me ha colpito molto che il Barcellona non abbia fatto tesoro per niente di quanto successo l’anno scorso. Se una cosa del genere la fa l’Ajax posso anche giustificarla, ma questa è una squadra che ha dei mostri sacri con molta esperienza, il fatto che si siano fatti travolgere così è inaccettabile”.

Furio Focolari: “Il Barcellona non è più il Barcellona. E’ una squadra arrivata al capolinea, Messi rimane il più forte di tutti, ma i Suarez, i Rakitic, i Pique, probabilmente sono giocatori alla fine di un ciclo. Il ricordo di Messi che vinceva tutti i Pallone d’Oro perché vincevano la Champions è, appunto, un ricordo”.

Francesco Di Giovambattista: “Nei 180 minuti se c’è una squadra che ha meritato è il Liverpool. Nella partita di ieri è esistita soltanto l’intenzione del Liverpool di vincere. Klopp sapeva nonostante le assenze offensive che questa squadra ha un’anima. Quando i giocatori offensivi del Liverpool si girano hanno Van Dijk, che anche ieri ha giocato una partita monumentale, e poi c’è Allison che ti fa pensare che tu magari il gol lo fai, ma sicuramente non lo prendi“.