Il dramma non è di certo mancato, in piena continuità con lo stile comunicativo assunto dallo scoppio della guerra. Zelensky si collega con la Camera circa alle 11.00 di questa mattina ed è subito uno scroscio di applausi, con gran parte del Parlamento riunito in seduta comune in piedi di fronte all’uomo della resistenza. Il presidente ucraino cerca subito di far respirare l’aria che tira dalle parti di Kiev: “Ho visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia, quanto spargimento di sangue”. Annuncia di aver parlato con Papa Francesco, poi paragona uccisioni, stupri, saccheggi e deportazioni russe a quelli del nazismo. Non manca neanche l’accostamento tra una città attualmente sotto le bombe, Mariupol, e un grande capoluogo italiano: “Immaginate Genova completamente bruciata”.
Mezz’ora scarsa di phatos e accuse al nemico russo. Un discorso al quale, come noto, non hanno assistito tutti i componenti delle due Aule. Assenti tra le fila dei banchi di Montecitorio il gruppo Alternativa, capeggiato da Pino Cabras. L’Onorevole è stato ospite in studio e insieme a Fabio Duranti ha commentato il tappeto rosso steso da Parlamento e Governo italiano al leader di un Paese in guerra. La prima volta nella storia italiana.
Il commento dell’On. Cabras a Un Giorno Speciale, con Francesco Vergovich.










