Roma in crisi: anonimato giallorosso. Stiamo sparando sulla croce rossa? Probabilmente sputare sentenze già ora è un azzardo. I recenti risultati sul campo, però, pongono la truppa capitolina in una scomoda posizione dinanzi a commenti e giudizi.

Il carattere scontroso di José Mourinho, almeno con i mass media, certamente non aiuta a calmare le acque. Prima la conferenza stampa pre Inter disertata, poi queste parole senza possibilità di porre quesiti da parte dei cronisti al termine del 3-0 nerazzurro: “L’Inter è più forte di noi in condizioni normali, in condizioni non normali è molto più forte di noi. Tra Covid, infortuni e giocatori squalificati non c’è stata partita. Quando giochi con un’organizzazione difensiva nuova non puoi prendere gol come il primo e il terzo. L’arbitro ha fatto bene, è mancato un giallo a Cristante. Noi siamo la squadra più indisciplinata del campionato“.

E la classifica? Inizia a cadere qualche lacrimuccia. Sesto posto in coabitazione con i cugini della Lazio a quota 25, dietro Fiorentina e Juventus distanti due lunghezze. La quarta piazza del campionato sembra ormai un lontano miraggio. Lunedì 13 all’Olimpico arriva lo Spezia. Una ghiotta occasione per riprendere la corsa all’Europa? Il riscatto non è un invito, è un ordine.

Le considerazioni degli opinionisti a Radio Radio Lo Sport

Alessandro Vocalelli

Io non credo che, in questa stagione, il risultato per la Roma possa contare o non contare indifferentemente. Penso che l’arrabbiatura di Mourinho parte proprio dal rendersi conto che la Roma non riesce a lottare neanche il traguardo minimo che si era prefissata. Questa è una sorta di frustrazione sportiva. Poi ognuno può dividere le colpe e le responsabilità come vuole. In tutti i casi non penso che mister e società si fossero dati una stagione di transizione. Questo è un calcio che premia chi ottiene risultati.

Roberto Maida

Io credo che Mourinho, nel momento in cui viene scelto e preso, poi ha mano libera sulla gestione in ambito progettuale e sportivo. Questa è la ragione anche per cui i Friedkin hanno scelto come general manager un professionista non particolarmente ingombrante. Mourinho ha un contratto di 3 anni a 7 milioni a stagione. Il punto non è se la Roma un giorno deciderà di liberarsi di Mourinho, semmai il contrario. Se il portoghese trova un’offerta interessante, e già cominciano a sentirsi voci di possibili interessamenti dall’Inghilterra, potrebbe anche essere lui a dire: ‘Grazie, ci siamo divertiti, adesso io vado via‘.

melli

Franco Melli

Da decenni diciamo che nel calcio contano i risultati, la valorizzazione dei giocatori, e i comportamenti fuori dal campo. Evidentemente ora alla Roma tutto ciò non vale. Bisogna staccarsi dalla suggestione di Mourinho. Bisogna giudicare il mister portoghese così come si giudica Italiano, Iachini e gli altri. Fino ad oggi ha fatto male, male, male su tutta la linea. Ha demolito l’organico, ha distrutto la reputazione di una decina di giocatori, non ha migliorato tecnicamente nessuno. La Roma ha 8 punti in meno rispetto allo scorso anno quando c’era un allenatore che veniva giudicato come lo scemo del villaggio. Cosa resta del grande Mourinho? Niente, solo le nostre fantasie malate.

Furio Focolari

Gli atteggiamenti di Mourinho tradiscono e nascondono qualcosa che non funziona. Sapete chi mi ricorda? La mamma che va a parlare con i professori e poi torna a casa e dice: ‘Questi non ci capiscono niente e parlano tutti male di mio figlio’. Lei non pensa per niente che sia il figlio ad andare male a scuola. Mourinho si sta comportando così in questo momento. Migliorerà e farà bene? Ce lo auguriamo tutti. Adesso però dobbiamo parlare del presente.

Gianluca Lengua

La mia impressione è che la Roma abbia preso un grande generale senza fornirgli un grande esercito. Fonseca non era un generale come il portoghese. Siamo arrivati a dicembre e stiamo dando tutte le responsabilità a Mourinho. A Mourinho è stata fatta la squadra in estate? Io penso di no.