La storia è sempre la stessa: hai l’urgenza di farti visitare al pronto soccorso, ma se non conosci nessuno aspetti ore su ore. E’ la denuncia che fa Enrico Michetti in diretta ai nostri microfoni. “Tu puoi alzare il telefono e visto che hai un santo in paradiso, ti trovano il posto letto. Il privilegio della politica è che se non conosci nessuno, ti fai quattro giorni al pronto soccorso, se va bene. E spesso capita che magari grazie alla buona volontà e alla laboriosità di quelli che stanno al pronto soccorso…la classe infermieristica, che non c’entrano niente perché questi subiscono queste pressioni che vengono dall’alto. E tu invece vedi i santi che arrivano, stanno lì e poi subito trovano posto. Questo privilegio sarebbe traffico d’influenza! Non c’è un’indagine in Italia su questo!“
“Se tu vai a qualsiasi pronto soccorso è quello che accade ritualmente in quasi tutta l’Italia!“
Un modo di pensare e di fare in cui tutti, in questo Paese, siamo capitati almeno una volta nella vita. Il destino però è quello di tante altre questioni importanti: tutti sanno che è così, ma sembra che nessuno possa farci qualcosa. E passa tutto in sordina. E’ quello che anche il prof. Michetti dice ricordando che “l’imparzialità significa che il trattamento è equanime. Allora, da una parte il delitto è totalmente tollerato e dall’altra invece come succede una cosa ti intercettano. Ma su questo non c’entrano niente i magistrati: è la politica che manca. Manca totalmente perché queste cose le disciplina la politica, e si fanno per il tramite di provvedimenti di legge“.
Torniamo a parlare (seriamente) del programma politico
L’altro equivoco però sta proprio qui: chi dovrebbe occuparsene, alla fine, scampa qualsiasi analisi sui risultati (mancati). Perché? “La cosa più importante nella politica è il programma“, spiega Michetti. “Tu (politico, ndr) dovresti fare non un programma, un’elargizione di idee: dovresti fare un programma dove c’è scritto quello che vuoi fare, dove prendi le risorse e come lo metti a terra! Dopodiché, alla fine dei cinque anni verifichi. Hai promesso questo? Che hai fatto? Non hai fatto niente o hai fatto il contrario? E hai una diagnosi oggettiva di chi ti si para dinanzi“. Una fase che manca nel dibattito politico oggi: distrazione? Troppo senso di appartenenza al partito? Diretta protagonista dell’omissione di uno spazio di dibattito “oggettivo” è, secondo Michetti, l’informazione. “L’informazione ti può dipingere come Gesù Cristo o come Satana. Poi magari dipinge come Gesù Cristo, Satana; e come Satana, Gesù Cristo. Perché dietro i giornali ci sono i grandi interessi della proprietà. E andate a vedere chi è la proprietà: sono le più grandi famiglie italiane e straniere“.










