Il campione americano, vero uomo in più del Milan in questa prima parte di stagione, è oggetto di un’attenta valutazione da parte del club
Capitan America. Forse un soprannome scontato, che omaggia il supereroe della Marvel e che già è stato affibbiato – per via dei suoi tanti successi sulla pista di Austin in Texas, a Marc Marquez, il fuoriclasse delle due ruote fresco di titolo mondiale del 2025.

Sebbene non ci sia appunto molta originalità nell’etichettare in questo modo Christian Pulisic, la realtà è che l’ex Chelsea è davvero la stella del Milan di Massimiliano Allegri, protagonista finora di una stagione al di sopra delle aspettative nonostante l’ennesima recente battuta d’arresto casalinga contro una neopromossa.
7 gol e 2 assist in 10 gare di campionato disputate, a cui dobbiamo aggiungere altre due reti in Coppa Italia, è l’invidiabile bottino di un calciatore che, come unica pecca stagionale, può rammaricarsi solo di aver calciato alle stelle il rigore della possibile vittoria a Torino contro l’allora Juve di Igor Tudor.
Per il resto, pur con qualche acciacco fisico – gentile omaggio delle partite disputate con la sua Nazionale con tanto di viaggi transoceanici – lo statunitense ha trascinato la squadra con prestazioni e gol pesantissimi. Se non fosse stato per lui, e per un Mike Maignan capace di parare due rigori decisivi contro Roma ed Inter nelle due vittorie di misura contro le rispettive avversarie, chissà dove sarebbe ora il Diavolo.
Pulisic avrebbe anche siglato il gol del 3-1 contro il Sassuolo nel lunch-match domenicale. Peccato che il VAR abbia vanificato l’ennesima segnatura del classe ’98, che avrebbe messo probabilmente in ghiaccio la gara regalando al Milan il primato solitario in classifica.
Pulisic, il Milan ha le idee chiare: la strategia del club
Già corteggiato la scorsa estate da diversi club di Premier League – campionato in cui ha lasciato un ottimo ricordo di sé nel citato club londinese – il jolly offensivo tanto prezioso per le fortune della società meneghina ha il contratto in scadenza a giugno 2027.

Una deadline più lontana nel tempo rispetto a quella del fenomenale portiere francese suo compagno di squadra – titolare di un accordo valido fino al 30 giugno 2026 – ma comunque degna della giusta attenzione da parte della dirigenza. Che non vuole assolutamente perdere la sua principale risorsa sul fronte d’attacco.
Sullo spinoso argomento del rinnovo contrattuale di Christian Pulisic – in agenda la priorità, fosse non altro per una questione di urgenze temporali, è rappresentata dal prolungamento di ‘Magic Mike’ – si è espresso con chiare parole Marco Guidi, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport‘.
“La stagione col Milan porterà a Pulisic un evento storico: il Mondiale da giocare in casa per la seconda volta nella storia. Un appuntamento a cui Christian, da capitano della nazionale a stelle e strisce, tiene ovviamente tantissimo. Sarà un’avventura da vivere alla grande, ma prima c’è da pensare al Milan, con cui oltre all’obiettivo di tornare in Champions League e, chissà, puntare a vincere il primo scudetto in carriera, ci sarà pure da discutere il futuro. Il contratto di Pulisic scadrà tra un anno e mezzo, anche se c’è una (scontata) opzione per un ulteriore anno a Milano e la volontà di prolungare la convivenza almeno di altre due stagioni, con conseguente aumento dello stipendio“, ha dichiarato.










