In occasione della tradizionale cena di Natale organizzata dalla Lazio, alla presenza di tutti i giocatori e dipendenti del club, il presidente Lotito è intervenuto pubblicamente per fare il punto sul momento che la squadra sta attraversando. Un intervento nel quale ha affrontato temi centrali come il rapporto sempre più teso con una parte della tifoseria e la spinosa questione legata al blocco del mercato.
Il numero uno del club non ha nascosto il proprio disappunto per le critiche ricevute dai propri tifosi: “C’è chi dice che i tifosi si sentono traditi, ma il tradito sono io. Ho sempre lavorato esclusivamente per il bene della Lazio, mettendo davanti a tutto la solidità e il futuro della società. Per questo dovranno sopportarmi: non vendo il club perché qualcuno mi contesta con dei cori o cerca di mettermi pressione“. Parole che confermano la volontà del presidente di andare avanti per la propria strada, senza farsi condizionare dal clima esterno.
Lotito: “La parole spetta alla Commissione, siamo fiduciosi. Anche se…”
Sul fronte economico, il patron biancoceleste ha poi respinto con decisione le voci che parlano di una situazione finanziaria critica, sottolineando quella che a suo dire sarebbe una evidente disparità di trattamento: “C’è chi accumula debiti per 500 o 600 milioni di euro e riesce comunque a iscriversi al campionato, oltre a fare mercato senza alcun problema. Noi, invece, ci ritroviamo bloccati nonostante una gestione attenta e responsabile“.
Infine, uno sguardo al futuro immediato e alla decisione attesa dalla Commissione competente in merito al mercato. Il presidente si è detto moderatamente ottimista, pur non nascondendo una certa amarezza: “Ho presentato tutta la documentazione necessaria e i conti in vista del mercato di gennaio. Ora la parola spetta alla Commissione che valuterà i bilanci. Siamo fiduciosi, anche se ero convinto che il mercato non sarebbe stato bloccato e, a mio avviso, non doveva esserlo. Inoltre, credo che non saremo l’unica società ad avere problemi di questo tipo“.
Un messaggio chiaro, dunque, che ribadisce l’intenzione del club di non fare passi indietro, nonostante le polemiche.
Fusco annuncia: “La sentenza non verrà emessa oggi”
Intervenendo ai microfoni di Radio Radio Mattino – Sport & News, i giornalisti Alessandro Fusco e Stefano Carina hanno analizzato la situazione della Lazio, soffermandosi in particolare sulle dichiarazioni di Claudio Lotito e sulle prospettive del prossimo mercato di gennaio.
Alessandro Fusco ha spiegato di mantenere una posizione prudente rispetto alle parole del presidente biancoceleste, preferendo basarsi sui fatti concreti piuttosto che sulle dichiarazioni. “Ho un atteggiamento neutro rispetto a quello che dice Lotito, preferisco guardare i fatti. Da quello che filtra, la nuova Commissione non si pronuncerà oggi, ma intorno al 20 del mese, perché la mole di documenti da analizzare ha richiesto un lavoro piuttosto importante” – ha detto.
Fusco ha poi commentato le rassicurazioni del presidente sul fronte mercato: “Lotito sostiene che la società abbia lavorato in un certo modo e che, una volta arrivata la decisione, avrà le mani libere sul mercato. Che sia a saldo zero o meno cambia relativamente: a saldo zero è più o meno ciò che la Lazio ha fatto negli ultimi anni, ovvero esce un giocatore ed entra un altro“.
Entrando nel merito dei nomi accostati al club, Fusco ha espresso forti dubbi sulla possibilità di operazioni di un certo peso economico: “Faccio fatica a pensare che a gennaio la Lazio possa prendere calciatori da 4 milioni di euro di ingaggio. Sono nomi che in passato sono piaciuti a Sarri, ma non credo siano i veri obiettivi di oggi. Più realisticamente, mi aspetto l’arrivo di giovani a costi molto bassi“.
Lotito, ennesimo mercato deludente?
Di tono decisamente più critico l’intervento di Stefano Carina, che ha evidenziato come la programmazione del club rischi di rivelarsi insufficiente: “Per me l’errore è proprio questo. La Lazio ha avuto sei mesi di tempo per impostare il mercato e non può presentarsi a gennaio con due ragazzini. Non è giusto nei confronti della piazza, dell’allenatore e della squadra“.
Carina ha poi allargato il discorso, mostrando preoccupazione per uno scenario già visto in passato: “Mi sembra si stia delineando l’ennesimo mercato in cui, arrivati al 20 gennaio, siamo ancora lì a chiederci se arriverà o meno il solito giovane di turno. Questo non è corretto. Se le cose dovessero andare davvero così, credo che Sarri non la prenderebbe affatto bene“.










