
La Fiorentina è arrivata a un bivio che potrebbe segnare in modo definitivo il destino della sua stagione. Da una parte la possibilità di una sterzata netta, capace di riaccendere speranze e classifica; dall’altra lo spettro di una retrocessione che, per blasone e aspettative, avrebbe contorni clamorosi.
La prima vittoria stagionale è arrivata soltanto nell’ultimo turno di campionato, alla 16ª giornata, un successo tardivo che ha interrotto una lunga serie negativa ma che non è bastato a cambiare il quadro generale. I viola restano infatti ancorati all’ultimo posto in classifica con appena 9 punti, una situazione che continua a destare forte preoccupazione nell’ambiente. La zona salvezza dista cinque lunghezze, un margine ancora colmabile ma che impone un cambio di passo immediato.
Il prossimo impegno contro il Parma assume così i contorni di una sfida cruciale, quasi uno spareggio anticipato. Un risultato positivo potrebbe rappresentare l’inizio di una risalita tanto attesa, mentre un ulteriore passo falso rischierebbe di far precipitare la Fiorentina in una crisi sempre più profonda. In novanta minuti passa molto più di una semplice partita: passa una fetta importante del futuro dei viola in questa stagione.
Orsi sulla crisi della Fiorentina: “Il problema è mentale, sarà un’impresa disperato: o si cambia marcia o sarà retrocessione”
Le parole pronunciate a Radio Radio Mattino – Sport & News fotografano con chiarezza il momento delicatissimo che sta attraversando la Fiorentina.
Roberto Pruzzo non usa giri di parole e invita l’ambiente viola a guardare in faccia la realtà: “La Fiorentina dovrebbe cercare un modo per levarsi da questa situazione, la retrocessione è un discorso ancora possibile. Con l’arrivo di un nuovo direttore sportivo – Fabio Paratici – si sta già pensando all’immediato futuro, ma ciò che è più importante è sicuramente il presente“.
Ancora più duro il commento di Nando Orsi, che definisce il percorso dei viola come “un’impresa disperata”. I numeri, secondo l’ex portiere, non lasciano spazio a interpretazioni.
“Quella della Fiorentina è un’impresa disperata. Non è affatto semplice. Una squadra che vince una partita su 16 è destinata a retrocedere. Il problema è che la Fiorentina è stata strutturata per poter competere ad alti livelli. La questione, quindi, non è tecnica ma di rapporti. Non so cosa sia successo. Sarà compito anche di Paratici risolvere questa situazione, poi starà alla squadra unirsi. Si può mettere qualsiasi allenatore, ma se la squadra non è compatta non esci fuori di questa situazione perché poi subentrano le paure. Solo stando uniti si esce” – ha detto.
Un messaggio forte e chiaro: il tempo delle analisi è quasi finito. Per la Fiorentina, ora, conta solo reagire. Subito.









