Famiglia del bosco, slitta il ricongiungimento ▷ Feltri: “Un’operazione idiota che non serve a niente”

La coppia anglo-australiana Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, i genitori della “famiglia del bosco“, trascorrerà un Natale parziale con i tre figli, collocati da novembre in una casa famiglia a Vasto. Il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, in un’ordinanza del 23 dicembre, ha confermato il provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale e disposto una perizia psico-diagnostica approfondita sui genitori e sui minori. L’incarico è affidato alla psichiatra Simona Ceccoli, con 120 giorni per il deposito della relazione. I giudici motivano la decisione con la necessità di verificare competenze genitoriali, condizioni psicologiche e sviluppo dei bambini, evidenziando persistenti dubbi su istruzione, socializzazione e cure sanitarie. Per Natale, Nathan potrà unirsi alla moglie e ai figli nella struttura dalle 10 alle 12.30, come confermato all’Ansa dal sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli. La madre, ospitata al piano superiore, ha accesso limitato quotidiano. La Corte d’Appello aveva già rigettato il ricorso dei genitori il 19 dicembre.

L’analisi del direttore Vittorio Feltri

“Questi bambini li stanno stravolgendo perché sono vissuti nel bosco non so per quanti anni, e adesso vanno a rompergli i coglioni”, ha commentato ai nostri microfoni il direttore Vittorio Feltri prima della decisione della perizia. “Se vi sembra una cosa normale…lasciateli perdere, mandateli a scuola, costruitegli un bagno, non so. Ma anche un comune non credo che spenda un miliardo per dargli una sistematina alla casa e lasciarli vivere come vogliono! Parliamo sempre di libertà, di libertà, di libertà, poi uno non è libero di avere tre figli e portarli nel bosco. Prendere tre figli e mandarli lontano dai genitori mi sembra solo una cattiveria. Mi sembra solo un’operazione idiota che non serve a niente, serve solo a mortificare tre bambini e due genitori”.