Il giorno del debutto di Spalletti in bianconero, Agresti: “Già ha usato una strategia comunicativa simile a Roma”

Stasera la Cremonese ospita la prima Juventus di Spalletti. Il nuovo tecnico bianconero si è presentato in conferenza stampa facendo anche una considerazione su un possibile Scudetto. Al momento la squadra non ha dimostrato di essere capace di primeggiare in campionato, ma secondo Stefano Agresti le parole di Spalletti sono parte di una strategia già messa in atto in passato: La Juventus non è da Scudetto, però lui non si tira indietro. Io credo che la Juve abbia bisogno anche di questo probabilmente, cioè di pensare di essere la Juve, anche se magari non lo è, e lui da questo punto di vista dà un segnale.

A me ha fatto tornare in mente una sua frase, non so se voi vi ricordate, dopo una bella sconfitta della Roma a Madrid, bella nel senso che la Roma aveva giocato una buona partita, un’ottima partita, e poi l’ha persa perché la Real Madrid era più forte. Tutti parlavano di una Roma è uscita a testa altissima, e lui disse a me che gli giravano le scatole per questa cosa, perché se noi pensiamo che perdere giocando bene, anche se siamo a Madrid, sia una cosa positiva, non vinceremo mai e stiamo sbagliando completamente.

E quindi credo che questa sia una questione di mentalità, quando lui parla di una Juve da Scudetto, pur sapendo secondo me per primo che il Napoli è più forte, che l’Inter è più forte, che probabilmente il Milan senza le coppe è più forte, che la Roma, vediamo, forse non è più debole della Juve, quando lui dice queste cose, secondo me lo fa per dare una mentalità diversa, e credo che sia un segnale che lui da”.