Ufficiale la decisione del sovrano inglese, diretta conseguenza di alcune azioni già intraprese dal diretto interessato: ora è finita
Una storia torbida. Malsana. Fonte di imbarazzo per anni a corte. Al cui confronto il datato (e ormai quasi dimenticato) gossip riguardante delle relazioni extraconiugali in sede Reale sono quasi solo simpatiche chiacchiere rosa. Di cui parlare, come farebbero gli inglesi stessi, tra una tazza di tè e l’altra.

Possiamo far risalire il tutto al lontano 2011, quando l’allora Duca di York, e fratello del Principe Carlo d’Inghilterra, Andrea Mountbatten Windsor, fu accusato di intrattenere un’amicizia poco opportuna con Jeffrey Epstein, un finanziere americano già condannato per reati sessuali.
Scavando nei meandri di una complicità che andava ben oltre la semplice simpatia tra personaggi di spicco che nemmeno condividevano una comune discendenza nobiliare, emerse che Andrea avesse partecipato ad attività sessuali con una minorenne, poi identificata con Virginia Roberts Giuffre, stuprata da Epstein.
Il coinvolgimento del fratello di Carlo fu tale che si arrivò – tanti anni dopo, nel 2021 – ad un’azione legale contro lo stesso Principe per tre episodi di violenza sessuale: il primo risalente al 1999 quando Giuffre era ancora minorenne. Successivamente, in seguito ad un accordo stragiudiziale la donna ritirò la denuncia, ricevendo dal Principe Andrea dodici milioni di sterline.
Il dolore per aver dovuto giocoforza rendere pubblica l’umiliante vicenda che l’aveva coinvolta portò Giuffre a suicidarsi il 26 aprile 2025. Ma la sacrosanta macchina punitiva della Corte inglese aveva già iniziato a mettersi in moto.
La decisione di Re Carlo e il peso di Camilla: revocati tutti i titoli ad Andrea
Già il 13 gennaio 2022, quando era ancora in vita, la regina Elisabetta II revocò al figlio Andrea il trattamento pubblico di “Altezza Reale“. L’ancora Duca di York rimise poi nelle sue mani i gradi militari di cui era stato insignito.

Il 17 ottobre 2025, dopo quasi tre anni e mezzo di stallo, Andrea ha rinunciato ad utilizzare il suo titolo di Duca di York: un atto rivelatosi poi propedeutico alla storica successiva delibera di Re Carlo, che lo scorso 30 ottobre ha tolto ufficialmente il titolo di Principe al fratello.
“Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea“, si legge in una nota ufficiale emessa da Buckingham Palace.
Una fonte credibile, perché legata alla vita di corte, ha riferito al tabloid People di ipotizzare che la regina Camilla e Kate Middleton siano state più che coinvolte nella decisione.
Questa asserzione si spiegherebbe con il costante e sentito impegno pubblico della Regina Camilla a favore di tutte le donne vittime di abusi sessuali, molestie, stupri o maltrattamenti di ogni genere.
“Non c’è prezzo per quello che fa per le vittime, perché le aiuta e le fa andare avanti. È incredibile. Le aiuta a capire che possono andare a testa alta, che non hanno bisogno di vergognarsi. Tutto questo fa parte del processo di riparazione“, ha dichiarato Hetti Barkworth-Nanton, presidente dell’organizzazione benefica ‘Refuge’, che ha elogiato le conversazioni della Regina con le donne vittime di abusi nel documentario intitolato ‘Her Majesty The Queen: Behind Closed Doors‘.










