Il fuoriclasse di Cervera, che ha chiuso in anticipo la stagione dopo la brutta caduta in Indonesia, ha confessato le sue paure
Lo aveva detto. Quasi temendo che la sfortuna, che pure aveva battuto rimettendosi in piedi e gareggiando in pista come ai bei tempi – quando spadroneggiava nel mondo della MotoGP – avesse ancora un conto in sospeso con lui. E con la parte destra del suo corpo.

“Ora l’importante è chiudere bene la stagione evitando gli infortuni“, aveva dichiarato Marc Marquez lo scorso 28 settembre, giorno in cui ha festeggiato aritmeticamente il nono titolo mondiale della sua carriera – il sesto nella classe regina – dopo il GP del Giappone in cui si è piazzato secondo alle spalle del compagno di box Pecco Bagnaia.
Nemmeno il tempo di festeggiare, di giustamente celebrare una rinascita partita da lontano, da quella maledetta caduta di Jerez nel 2020 che ha dato il via ad un calvario fatto di 4 operazioni alla spalla, rientri in pista prematuri, nuovi dolori, voglia quasi di abbandonare tutto data la lontananza di una possibile integrità fisica accettabile.
Senza colpe specifiche, nel primo GP da campione del mondo 2025, il ‘Cabroncito’ è stato tamponato da Marco Bezzecchi, che lo ha involontariamente fatto volare in pista procurandogli la frattura del coracoide con relativa lesione legamentosa.
Inevitabile l’operazione, effettuata lo scorso 13 ottobre, da cui però non sarebbe necessariamente derivato uno stop per tutte le corse rimanenti del 2025.
Peccato che proprio nell’omero destro, quello martoriato nel 2020 e successivamente, sia stata rinvenuta una vite piegata che sarebbe alla base del dolore provato dal pilota ogni qual volta cade in pista. O comunque dopo un sovraccarico di lavoro sull’arto.
Marquez, tremenda confessione sulla vite piegata: tifosi in ansia
Dopo aver incassato la rassicurante notizia, comunicata dal Team manager Ducati Davide Tardozzi, che aveva spiegato come non fosse previsto alcun intervento supplementare per mettere a posto la vite, e che a Borgo Panigale non risultavano altre operazioni chirurgiche in programma sul centauro, il diretto interessato

“Quando sono caduto in Indonesia mi hanno fatto una radiografia e si è vista questa vite piegata. Il mio fisioterapista, Carlos García, mi ha detto però di non preoccuparmi perché ho corso così per tutto l’anno. È una questione che risale al 2019, quando mi sono operato alla spalla dopo essermi rotto l’omero. Quell’intervento non è andato bene perché una vite si è rotta del tutto e una si è piegata“, ha esordito ai microfoni del quotidiano spagnolo ‘As’ il fuoriclasse.
“Sta peggiorando, ma è qualcosa con cui convivo. Solo io e i miei medici sappiamo che cosa c’è dentro quel braccio. Ma sto lavorando per il 2026 in modo che la gente possa parlare dei miei risultati. Quando cado sento qualcosa nella spalla destra che non va bene, e che mi mette in allarme. In Indonesia ero tranquillo, ma dentro di me ero anche un po’ preoccupato sebbene per fortuna l’incidente non abbia influito sugli infortuni precedenti. I medici mi dicono che, se rispetto i tempi di recupero, non ci saranno conseguenze e quindi è per questo che non metto sotto sforzo il mio corpo e aspetto“, ha concluso Marquez, lasciando però non poco preoccupati i suoi tanti tifosi.










