Paradossalmente, sul campo dell’Allianz Stadium oggi è parso di vedere una Juventus più organizzata senza l’allenatore (definitivo) in panchina. Sarà stato il rigore segnato da Vlahovic nei primi minuti a dare grinta ai suoi, in attesa che lo faccia qualcun altro. I bianconeri reagiscono al periodo buio con verticalità e contropiedi meglio gestiti rispetto al resto della stagione. Poteva decidere di essere pericoloso Openda, ma non approfitta per tutto il match di occasioni da rete importanti. Cattivo invece Vlahovic: il serbo fa tutto lì davanti. Uno dei palloni filtranti è diretto verso McKennie. L’americano da solo serve il 9 bianconero, che va in gol. Ma la bandierina ferma tutto. Qualche sprazzo di Zaniolo si fa già vedere nel primo tempo.

Il migliore dell’Udinese è il portiere Okoye. Nel primo tempo respinge una cannonata di Kostic dal limite; poi un tiro insidioso di Vlahovic. Pare andare tutto bene per i bianconeri di Torino fino al gol di Zaniolo, che, attento a gestire la palla in mezzo al trambusto dell’area bianconera, punisce con precisione Di Gregorio.

All’inizio della seconda frazione di gioco la Juventus rallenta per una decina di minuti prima di tornare a tormentare Okoye. Il portiere dell’Udinese dà il meglio di sé contro Openda e Yildiz. Non riesce a far di più però contro Gatti, che dopo un calcio d’angolo trapianta la palla in rete nel momento di massima pressione juventina. I padroni di casa rischiano negli ultimi minuti il pareggio dell’Udinese: Bayo sfiora di pochissimo il palo con Di Gregorio già fermo a guardare. Allontana definitivamente gli spettri Kenan Yildiz su un secondo rigore concesso da Di Bello solo dopo Il VAR. La Vecchia Signora interrompe così il digiuno dei 3 punti durato più di un mese, in attesa che il destino gli annunci l’uomo forte di cui ha bisogno.