Pubblichiamo per la rubrica “Storie di Malasanità” la testimonianza di Tullio, che ha perso la moglie in ospedale dopo aver ricevuto rassicurazioni a raffica, culminate nel modo peggiore.

“Morta durante un semplice controllo”

“Otto anni fa ho subito la perdita di mia moglie in ospedale, una moglie che aveva un aspergillus: fatto sta che mia moglie stava bene, e mi dissero ‘tra qualche giorno glie la mando a casa. E quel giorno, dentro l’ospedale, è morta mentre ero là. Da lì sono cominciati i problemi; non sapevo proprio cosa fare. E’ stato organizzato subito il funerale, perché andava fatto, e il giorno del funerale, un amico, uno dell’Arma, mi ha chiamato per dirmi che c’era qualcosa che non andava in quella morte. Mi ha detto: “Tullio, non è possibile che ti dicano che sta bene, che te la mandano a casa, poi la riporti a controllo dopo un mese e quel giorno muore là.”
C’è stato il sequestro della salma e hanno fatto una perizia. Una volta sequestrata la salma, c’era chi mi diceva: “Tullio, vai in uno studio legale”.

“Mai arrendersi”

Poi un giorno ho sentito la pubblicità, sempre in quel giorno, perché stavo ascoltando la radio: Sportello Legale Sanità. Sono andato lì. Prima ho chiamato, e già al telefono ho avuto la mia dose di fiducia, quella che mi serviva per confermare l’appuntamento. Da quel giorno sono passati otto anni che vengo qui. Non che venga qui perché mi piacciono loro, sono venuto per sette anni finché non hanno chiuso la causa. E da subito ho capito che, per come mi avevano parlato e per come sono stato trattato, non mi dovevo mai arrendere.

Il risarcimento

Alla fine, durante questi sette anni, dopo un anno, un anno e mezzo, questi signori della sanità, delle ASL, e gli avvocati, se ben ricordo si erano presentati con qualche proposta. Lì, i miei avvocati hanno capito che dovevamo andare avanti, perché quella morte non ci doveva essere. E loro avevano già capito che, guardando l’autopsia e tutte le cartelle, c’era qualcosa di strano. Insomma, dal giorno in cui loro hanno preso in mano la cartella dell’autopsia, ho dormito tranquillo, perché hanno fatto tutto loro. Ogni tanto ci vedevamo, mi aggiornavano, durante questi sette anni. E alla fine l’abbiamo spuntata. Abbiamo avuto la meglio, in quanto io, come marito della signora che è deceduta, sono stato risarcito. Perché questi ci hanno messo del loro, e non bisogna mai arrendersi. La gente non si deve fermare alle chiacchiere, perché tanti, purtroppo, non ce la fanno più dopo”.

La testimonianza completa nel video.


Gli avvocati dello Sportello Legale Sanità sono specializzati nel campo della responsabilità medica e si occupano di assistere e rappresentare le persone che hanno subito danni a seguito di diagnosi errate, trattamenti sanitari inadeguati o interventi chirurgici sbagliati.

Posseggono una solida conoscenza del diritto sanitario e delle leggi che regolamentano il settore medico, oltre a una vasta esperienza nella gestione di casi di malasanità. In questo ambito, la possibilità di valutazione della fattibilità e della sussistenza di elementi sufficienti per un’azione legale, richiede infatti una accurata capacità di effettuare un’analisi approfondita delle prove, inclusi i documenti medici, le cartelle cliniche ed infermieristiche, le immagini ed i referti diagnostici oltre ai registri ospedalieri.