Si torna a parlare stavolta concretamente del ritiro dal tennis di Novak Djokovic, uno dei fuoriclasse assoluti di questo sport.
Novak Djokovic pochi mesi fa ha compiuto 38 anni. Un’età certamente ancora giovane, ma non così verde per un atleta professionista del suo livello. Molti campioni del tennis hanno appeso la racchetta al chiodo ben prima di raggiungere questa età anagrafica. Ma il fuoriclasse serbo per il momento non ha minimamente intenzione di farlo.

Certo, rispetto a qualche anno fa sta dosando le proprie energie e decidendo a tavolino a quali tornei internazionali partecipare. L’intenzione di Djokovic è quella di prepararsi al meglio per i tornei Major e per quelli a cui è particolarmente legato. In questa fase della stagione prenderà parte al Masters 1000 di Shanghai ed agli ATP 250 di Atene, torneo quest’ultimo precedentemente svoltosi a Belgrado e organizzato dalla sua fondazione.
Ovviamente le voci su un suo prossimo ritiro sono sempre d’attualità. In tempi recenti vari addetti ai lavori hanno parlato di un addio di Djokovic al tennis già a partire dalla prossima stagione, magari dopo aver giocato l’ultimo evento del Grande Slam in Australia. Ma arriva un’altra confessione che chiarisce le intenzioni del fuoriclasse di Belgrado.
“Djokovic in campo almeno fino al 2027”: la rivelazione sul futuro del tennista
L’ultimo a parlare di ciò che intende fare Novak Djokovic in ambito tennistico è stato Mark Knowles, ex straordinario interprete del doppio ed oggi stimatissimo coach, visto che segue una delle migliori in ambito femminile come la statunitense Jessica Pegula.

Intervenuto nel podcast The Inside In-Tennis, Knowles ha rivelato quello che gli è stato detto riguardo alle scelte del serbo: “Da quanto ho sentito, Djokovic ha in programma di giocare nel 2026 e nel 2027. È evidente che non ha alcuna intenzione di ritirarsi. Ama le sfide e continua a credere in sé stesso. È ovvio che è concentrato sulla conquista del suo 25° Grande Slam. Negli altri tornei, non dovremmo aspettarci troppo da lui”.
L’idea è quella di arrivare almeno a 40 anni come giocatore di alto livello di tennis. Il tutto riguarda le motivazioni che lo spingono ancora a mettersi alla prova: “Non credo che nessun tennista possa trovare la motivazione per continuare a giocare dopo tutto quello che ha ottenuto, ma lui sì. Per gli appassionati di tennis, la sua decisione di giocare è molto importante, perché a tutti noi piace che il migliore giochi per sempre. Nessuno ha mai sconfitto il tempo, ma lui ci è vicino. Sta lottando contro il tempo”.
Uno degli stimoli maggiori riguarda la rivalità con i più giovani Alcaraz e Sinner: “Quando sente gli esperti dire che non può battere Carlos o Jannik diventa un ulteriore stimolo. Questo gli dia una motivazione in più. È una vera sfida per lui. Ecco perché è senza dubbio il miglior tennista di tutti i tempi”.










