VAR, Lo sfogo di Pruzzo: “Voglio far partire una Petizione per farlo levare, ecco perché”

Le prime due giornate di Serie A avevano illuso. Nessuna svista clamorosa, nessun episodio realmente decisivo: sembrava che arbitri e VAR avessero finalmente trovato la giusta sintonia, lasciando sperare in una stagione più serena sul piano arbitrale. Ma quella speranza si è rivelata essere un semplice sogno di fine estate, brutalmente cancellato già alla terza giornata e definitivamente distrutto nell’ultimo turno di campionato.

Il bilancio del weekend appena trascorso è infatti disastroso. Da nord a sud, in tutte le fasce orarie, si sono registrati episodi che hanno sollevato fortissime polemiche, mettendo ancora una volta sotto accusa non solo il VAR, ma anche la gestione dei nuovi protocolli, come il recente “announcement” che obbliga gli arbitri a spiegare pubblicamente le decisioni dopo il consulto al monitor.

VAR, Verona-Juventus: un primo tempo da incubo

Il caso più eclatante è probabilmente quello di Hellas Verona-Juventus, una gara che nel primo tempo ha regalato un vero e proprio caos anche a livello di moviola. Tutto comincia con una semplice discussione tra Gatti e Bradaric, punita con il solo cartellino giallo per il bianconero, mentre il giocatore dell’Hellas se la cava senza conseguenze.

Poi, l’episodio chiave: Joao Mario tocca il pallone con un braccio largo in area, ma l’arbitro non se ne accorge, anche perché coperto da un altro calciatore. Solo l’intervento del VAR Aureliano e dell’AVAR Massa lo porta al monitor per rivedere l’azione. Risultato? Viene assegnato il rigore per il Verona, ma nel fare l’announcement (lo stesso che dovrebbe chiarire ogni dubbio) il direttore di gara commette un errore marchiano, attribuendo il fallo a Kalulu, quando in realtà il tocco era stato di Joao Mario.

Come se non bastasse, pochi minuti dopo arriva un altro episodio che fa discutere: gomitata volontaria di Orban su Gatti a palla lontana. Il contatto è netto, volontario e violento: da regolamento è rosso diretto, ma l’arbitro si limita al cartellino giallo e, cosa ancora più grave, il VAR non interviene

Genoa-Bologna e gli altri casi: è allarme rosso

E non è finita qui. Anche in Bologna-Genoa, il rigore concesso ai felsinei nei minuti finali ha lasciato più di qualche dubbio, alimentando il sospetto che il metro di giudizio sia diventato incoerente e, soprattutto, inaffidabile. La sensazione crescente è che il VAR stia diventando uno strumento arbitrario, non più al servizio della giustizia sportiva, ma sempre più al centro di confusione e polemiche.

VAR, Il clima si surriscalda: parla Roberto Pruzzo

In questo contesto, sempre più teso, si inserisce il durissimo sfogo di Roberto Pruzzo, intervenuto in diretta su Radio Radio Mattino – Sport e News.

Io voglio far partire una petizione per far levare il VAR. Mi sono rotto le pal*e di assistere allo spettacolo pietoso a cui siamo sottoposti ogni domenica. Il calcio non può essere in mano a una tecnologia sbagliata! Guardate cosa è successo a Bologna, a Verona, a Firenze… Non se ne può più!“.