Il campione altoatesino è pronto al rush finale di una stagione che potrebbe ancora regalare enormi soddisfazioni: il dato non mente
Dopo il legittimo riposo seguito alle fatiche degli Us Open – torneo che tradizionalmente assorbe tantissime energie agli atleti, anche per via delle elevate temperature e del tasso d’umidità – Jannik Sinner è pronto a tuffarsi nei tornei sul cemento asiatico, viatico per un finale di stagione che sarà coronato dalle ATP Finals di Torino.

Come noto, grazie al trionfo di New York e alla precedente vittoria di Cincinnati, Carlos Alcaraz ha operato l’atteso sorpasso nel ranking mondiale: dopo 65 settimane consecutive sul trono della classifica iridata, l’altoatesino ha ceduto il passo al rivale, che si è avvantaggiato dei pochi punti da difendere, rispetto al 2024, nel confronto col campione azzurro.
Attualmente la graduatoria aggiornata in tempo reale – che quindi scala dal bottino di punti di ciascun tennista quelli accumulati l’anno prima nel torneo in corso – recita: Alcaraz primo a quota 11040, Sinner secondo con 10450.
Rispetto a 12 mesi fa, quando i due rivali si incontrarono a Pechino, nell’unica sconfitta sul cemento da agosto in poi del fenomeno azzurro, lo spagnolo ha optato per partecipare al torneo di Tokyo – competizione sempre di categoria 500 – con l’allievo di Simone Vagnozzi che proverà invece a trionfare nella kermesse della capitale cinese. Dove già alzò il trofeo al cielo nel 2023.
Sebbene, anche nei successivi appuntamenti del circuito, sarà sempre Jannik a dover difendere un quantitativo di punti maggiore rispetto al bicampione in carica del Roland Garros, la lotta per la supremazia nel ranking appare tutt’altro che scontata.
Sinner ‘on fire’ sul cemento, Alcaraz non può stare tranquillo
Da oggi a fine anno l’ultimo vincitore di Wimbledon deve difendere, nell’ordine, i 330 punti di Pechino, i 1000 del torneo di Shanghai e i 1500 guadagnati grazie al trionfo nelle Finals di Torino. Per un totale di 2830 punti.

Nello stesso lasso di tempo invece, l’iberico dovrà confermare i 500 punti di Pechino (che proverà ad ottenere, come detto, a Tokyo), i 200 di Shanghai, i 100 di Parigi-Bercy e i soli 200 di Torino, quando si fermò nella fase a gironi senza riuscire ad arrivare in semifinale. Il totale dice 1000. Un ulteriore vantaggio, che si somma a quello già esistente, in vista della conferma della posizione numero uno a fine anno. Ma la recente storia dell’ultimo terzo di stagione parla chiaramente a favore dell’azzurro.
Come riportato puntualmente da ‘Tennisworlditalia.com‘ infatti, dati alla mano dal 2021 al 2024 Jannik ha collezionato l’81% di vittorie con 6 titoli messi in bacheca. Lo spagnolo ‘solo’ il 64%, vincendo appena un titolo. Tutto lascerebbe dunque presupporre che, nel rush finale di un’annata comunque fantastica, Alcaraz potrebbe soffrire di qualche battuta d’arresto che però Sinner dovrà esser bravo a sfruttare…










