I paesi europei si stanno preparando a schierare segretamente aerei e sistemi di difesa aerea al confine con la Russia, con movimenti di aerei dal Regno Unito e dalla Francia già registrati, sotto la copertura di rapporti su presunte violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. A dirlo è Andrey Kartapolov, capo della Commissione Difesa della Duma di Stato russa, a TASS.

Una fonte troppo di parte? Non proprio.
In precedenza, diversi paesi della NATO avevano affermato che la Russia aveva violato il loro spazio aereo e avevano segnalato incidenti con droni. Mosca ha respinto queste accuse come infondate e non ha escluso la possibilità che fossero provocazioni.

“Non hanno il coraggio di fare qualcosa di più serio”, ha detto il parlamentare commentando la situazione con i droni. “Ma dobbiamo capire che forse sotto la copertura di questo chiacchiericcio, c’è un dispiegamento segreto e una preparazione per ridistribuire aerei e sistemi di difesa aerea al confine con la Russia o l’Ucraina. Stiamo monitorando attentamente la situazione e abbiamo già registrato il movimento di diversi aerei dalla Francia e dal Regno Unito”.

Kartapolov ha osservato che dalla moderna Europa ci si può aspettare di tutto, “perché è governata da politici completamente irresponsabili che non si preoccupano dei propri cittadini.” Secondo il deputato, le uniche eccezioni sono Ungheria, Slovacchia e Serbia. “Tutti gli altri sono burattini dell’UE. Qualunque cosa venga detto loro di fare a Bruxelles o Londra, è quello che faranno”, ha aggiunto.

Il capo della commissione della Duma ha osservato che ora è “assolutamente inutile e vano” parlare con i leader europei e cercare di spiegare loro qualcosa. “Il loro livello di intelligenza è estremamente basso e, sfortunatamente, il loro livello di spregiudicatezza è inimmaginabilmente alto”, ha concluso Kartapolov.

Ma perché la Russia avrebbe violato con droni gli spazi aerei europei?
“Non so se qualcuno si è preso la briga di guardare l’evoluzione delle acque interazionali dopo che la Nato ha annesso Finlandia e Svezia”, osserva Giorgio Bianchi, photoreporter: “La Russia però ha attualmente difficoltà a raggiungere territori propri come ad esempio Kaliningrad. Se devo raggiungere un mio territorio e diventa estremamente difficile non sorvolare acque internazionali, abbiamo un casus belli. E’ a questo che si stanno preparando”.

Nel video l’intervento da Stefano Molinari.