Nei giorni scorsi la Francia ha vissuto una gravissima crisi di governo. Il Parlamento ha sfiduciato Bayrou, provocando la caduta dell’esecutivo. Il presidente Macron ha nominato in tempi rapidi un nuovo premier, Le Cornu.

Una crisi che scuote la Francia e l’Europa

La crisi che sta attraversando telluricamente la Francia riflette la profonda crisi politica, economica, sociale e geopolitica che investe l’intera Europa. L’Unione Europea si trova oggi davanti a una destabilizzazione senza precedenti, che ne scuote le fondamenta.

L’avanzata del mondo alternativo

Mentre l’Europa versa in uno stato di incertezza, i BRICS continuano a rafforzarsi: intensificano relazioni, stringono alleanze e progettano con solerzia un mondo sottratto all’influenza dell’imperialismo a stelle e strisce di Usraele – l’inedito connubio tra USA e Israele, definito “luciferino”.

Contraddizioni sempre più evidenti

Invece di puntare il dito contro le realtà non occidentali, l’Unione Europea dovrebbe guardare dentro se stessa. Le contraddizioni interne sono ormai macroscopiche e rischiano di trasformare l’Europa in un “treno in corsa verso l’abisso”, guidato da “sfasciacarrozze senza intelligenza e senza cuore”.

Europa quo vadis?

La caduta del governo francese, con Macron dipinto come “prodotto in vitro dei Rothschild” e promotore dell’invio di truppe in Ucraina, mostra l’instabilità che regna sovrana. Alla domanda “Europa quo vadis?”, la risposta appare secca: verso l’abisso. L’Unione Europea viene descritta come “serva sciocca della civiltà del dollaro”, incapace di difendere la propria cultura e ridotta a negazione dell’idea stessa di Europa. Per chi ha ancora a cuore la sua storia e la sua civiltà, la battaglia deve essere contro l’Unione Europea di Bruxelles e del Capitale.