Il segretario alla Salute Robert Kennedy Jr ha parlato ai funerali di Charlie Kirk, ricordando la prima volta che ci ha parlato nel 2021.

Si è tenuta allo State Farm Stadium, a Glendale, Arizona, la celebrazione dedicata a Charlie Kirk, attivista conservatore ucciso lo scorso 10 settembre durante uno dei suoi eventi. “Siamo tutti Charlie Kirk”: la frase è presente ovunque nello stadio. Sono arrivati in 200 mila per commemorare la memoria del 31enne, inclusi Donald Trump ed Elon Musk, che hanno anche avuto occasione di stringersi di nuovo la mano dopo il distacco degli ultimi mesi. Il sentimento che si respira è religioso: vengono cantati inni e preghiere. Numerosi poi i discorsi in memoria di Kirk. Il presidente degli Stati Uniti ha promesso che gli verrà concessa la medaglia d’onore civile. Momento di grande commozione quando ha preso la parola la moglie di Charlie Kirk, Erika. “Quell’uomo lo perdono”, ha detto parlando dell’omicida di suo marito. Altri hanno parlato di portare avanti l’opera dell’attivista, che nei suoi virali incontri con gli universitari passava un microfono a chiunque volesse confrontarsi con le sue idee.

Il discorso di Robert F. Kennedy Jr

Capiva che il libero flusso di informazioni era il terreno, l’acqua, la luce del sole per la democrazia“, ha detto il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. “Pensava che la conversazione fosse l’unico modo per guarire il nostro Paese. E questo era particolarmente importante in un’era tecnologica in cui siamo tutti agganciati a ritmi sociali, algoritmi sociali che vengono introdotti nei nuclei rettiliani del nostro cervello e amplificano i nostri impulsi al tribalismo e alla divisione“. Lo aveva incontrato per la prima volta nel 2021, racconta Kennedy visibilmente emozionato. “Stavamo parlando del rischio che tutti noi corriamo quando sfidiamo l’interesse, il rischio fisico. E lui mi ha chiesto se avevo paura di morire. Io gli ho risposto che ci sono cose molto peggiori della morte. E una di queste cose è perdere i nostri diritti costituzionali in questo Paese e vedere i nostri figli crescere come schiavi. Ho detto a Charlie che a volte la migliore consolazione che possiamo sperare è quella di morire con gli stivali ai piedi. Beh, Charlie è morto con gli stivali ai piedi, ed è morto per assicurarsi che non dovessimo subire quei destini peggiori della morte“.