Il tecnico rumeno, reduce dalla cocente sconfitta interna con l’Udinese, è già in bilico: l’analisi dei dati è impietosa
È bastata una sconfitta – per quanto inaspettata, e contro un avversario non tra le big della Serie A – per farlo traballare. Per risentire quegli stessi ritornelli che qualcuno, sommessamente ma non troppo, aveva fatto circolare nei giorni immediatamente successivi alla sua assunzione come allenatore dell’Inter: “Non è pronto“; “Non è ancora un tecnico da grande squadra“; “Dopo Inzaghi serviva un profilo di altissimo livello“.

Già criticato – ma la stessa squadra poteva avanzare delle attenuanti ben determinate, vista la massacrante stagione precedente finita da poco – per l’esito dell’avventura al Mondiale per Club (nessuno si sarebbe aspettato di uscire agli ottavi di finale della kermesse contro la Fluminense), Cristian Chivu aveva tenuto botta, compattando il gruppo e prendendosi ciò che il mercato era in grado di offrire.
Certo, la telenovela Lookman, che ha bloccato l’Inter per oltre un mese senza che poi il giocatore arrivasse effettivamente alla Pinetina, ha condizionato le mosse dello staff guidato da Beppe Marotta, ma la squadra, sostanzialmente identica all’anno prima nella sua ossatura, era e resta competitiva.
La goleada inflitta al Torino nella prima giornata di campionato ha poi creato delle aspettative altissime: sembrava esser tornata l’Inter delle migliori versioni di Simone Inzaghi. Proprio (o anche) per questo, la successiva caduta casalinga contro l’Udinese è stata fragorosa, minando delle convinzioni – invero già deboli – sulla bontà del matrimonio tra il giovane tecnico e la Beneamata.
Esonero Chivu, le cifre uffiiciali e l’ombra dello Special One
La sosta per le Nazionali arriva forse nel momento più opportuno, sebbene per l’allenatore sia davvero difficile costruire qualcosa di concreto con lo spogliatoio quasi del tutto svuotato dalla partenza di tantissimi calciatori con le rispettive rappresentative nazionali.

Piuttosto, per uno scherzo del calendario, alla ripresa delle operazioni Chivu dovrà affrontare uno degli impegni più difficili dell’anno, nonché match sentitissimo da tutti i tifosi interisti: la sfida alla Juve all’Allianz Stadium di Torino.
I bookmakers, vero termometro della situazione di un allenatore col proprio club, hanno già abbassato la quota dell’esonero del rumeno prima di Natale da 4,50 a 4: il portale SNAI è stato tra i primi a ‘cavalcare’ la difficile condizione del tecnico, che già non godeva di grande fiducia prima dello start ufficiale della stagione.
Inoltre, a completare un quadro fosco ma ancora non del tutto nero, ci si sarebbe messo anche l’esonero di José Mourinho da parte del Fenerbahce: se Marotta volesse cambiare guida tecnica, ora lo Special One – sempre amatissimo dal popolo nerazzurro – sarebbe libero. C’è chi giura che tornerebbe a piedi a Milano…










