Il rapporto tra il bomber ucraino e la Roma è davvero ai minimi termini: spunta la clamorosa pista da battere nel mercato invernale
“Dovbyk? Non ho mai avuto intenzione di farlo entrare oggi, voglio vederlo in attivo in allenamento, dinamico e convinto. Quando sarà così lo ripresenteremo. Insieme a Ferguson? Vediamo. Ci può stare. Ma non è la soluzione ideale per me“. Parole e musica (che suonano come una bocciatura che sa tanto di definitivo) firmate Gian Piero Gasperini, che così ha parlato in conferenza stampa dopo l’inopinata sconfitta casalinga maturata all’Olimpico contro il Torino.

E così, dopo un’estate in cui già non erano mancate frecciatine da parte del mister di Grugliasco al bomber ucraino, ecco la pietra forse definitiva messa su un feeling mai nato tra l’ex Girona e l’allenatore giallorosso.
Sembrano davvero lontani i tempi in cui, pur non entusiasmando a livello di prestazione complessiva nelle partite, l’attaccante era risultato spesso decisivo nello sbloccare i match della Roma di Claudio Ranieri, protagonista di un’eccezionale rimonta che per poco non garantiva ai giallorossi l’approdo in Champions League.
Con 17 gol nella sua prima stagione in Italia (un bottino tutto sommato buono considerando le difficoltà nell’adattamento, non certo agevolato dai tre cambi sulla panchina del club capitolino), il giocatore ucraino si era guadagnato la riconferma. Al netto di insistenti voci di mercato che avevano iniziato a prendere piede dopo poche settimane dall’insediamento di Gasperini a Trigoria.
Coinvolto in uno scambio di prestiti, poi mai avvenuto, col messicano Gimenez del Milan, il centravanti è rimasto a Roma. Anche le offerte dalla Liga (Villarreal su tutti) non hanno portato ad una sua cessione: troppo basse le proposte per il cartellino del bomber.
Dovbyk ai saluti: destinazione choc, via libera Roma
Come anticipato nell‘incipit, la situazione dell’ex Pichichi della Liga è ben fotografata dall’impiego in campo. Col contagocce. 16 minuti in uscita dalla panchina contro il Bologna, 17 col Pisa e nessuno in una gara, quella contro il Torino, che pure andava ribaltata ad ogni costo. Con qualsiasi mezzo. Ma evidentemente senza il suo supporto.

A questo punto, a meno di clamorosi ripensamenti, il giocatore potrebbe e dovrebbe essere ceduto nel mercato invernale. Sarebbe anche un modo, per le esigue finanze del club giallorosso, di metter da parte un bel tesoretto da reinvestire per soddisfare le richieste dell’esigente Gasperini.
Tra le piste più accreditate in questo momento, due club della Saudi Pro League sono in pole per assicurarsi le prestazioni di un bomber che gode ancora di un’ottima fama in Europa e non solo.
L’Al Nassr e l’Al Ittihad, già noti nel Vecchio Continente per aver saccheggiato le leghe europee negli ultimi anni, sono disposti a mettere sul piatto 28 milioni per strappare il calciatore alla Roma. Che, dal canto suo, non si opporrebbe alla partenza – se impostata su queste cifre – del suo esubero tecnico.










